Ha riscosso già un grande successo l’appello alla raccolta di farmaci e dispositivi medici in favore delle popolazioni ucraine colpite dalla guerra, lanciato ai protagonisti della farmaceutica e del medical device dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi). ADF, Assofarm, Assoram, Banco Farmaceutico, Confindustria Dispositivi Medici, Egualia, Farmacie Unite, Farmindustria, Federchimica
Assosalute, Federfarma, Federfarma Servizi, FNPI e UNAFTISP: queste le associazioni, si legge in una nota della Fofi, che hanno già aderito all’iniziativa. “Un gesto di pace, come tutti i segni di solidarietà”. Così Andrea Mandelli, presidente della Fofi, definisce l’iniziativa.
“Un’idea – spiega Mandelli – alla quale hanno immediatamente aderito tutti i protagonisti del mondo della farmaceutica e dei dispositivi medici, che ringrazio personalmente e a nome dei farmacisti italiani”. Si tratta, prosegue Mandelli, di “un piccolo aiuto a fronte del dramma immane della guerra, e tuttavia un gesto concreto e necessario. Se non altro per mostrare che il contrario del conflitto non è la quiete di una pace, a volte solo apparente, ma piuttosto la sollecitudine dell’aiuto, la prontezza della mobilitazione umanitaria. Non mi stupisce che siano valori condivisi da tutto il nostro settore, intrinsecamente solidale e inclusivo. Valori – conclude Mandelli – che tutti i cittadini potranno fattivamente abbracciare”.
Fonte Abruzzo live – 1 marzo 2022
Nota: nella foto in alto un reparto di neonatologia rifugiatosi in uno scantinato dell’ospedale
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Continuano senza tregua i bombardamenti delle forze russe sul territorio ucraino e l’offensiva ha già colpito in modo tragico la popolazione, facendo registrare numerose vittime civili.
«Qualsiasi ulteriore escalation» del conflitto in Ucraina «potrebbe portare a una catastrofe umanitaria in Europa, con un bilancio significativo in termini di vittime e ulteriori danni ai già fragili sistemi sanitari», dichiara l’Oms Europa che ha ribadito la sua «più profonda preoccupazione per la sicurezza, la salute e il benessere di tutti i civili colpiti dalla crisi nel Paese».
Gli ospedali sono in difficoltà a Kiev, sono stati bloccati gli interventi, anche quelli urgenti; sono state interrotte anche le cure urgenti come radioterapia e chemioterapia. «Il diritto alla salute e l’accesso ai servizi sanitari devono essere sempre tutelati, anche nei periodi di crisi – sottolinea l’Oms Europa – Gli operatori sanitari, gli ospedali e le altre strutture non devono mai essere un bersaglio e devono poter continuare a soddisfare i bisogni sanitari delle comunità. La protezione dei civili è un obbligo del diritto internazionale umanitario», rimarca l’Oms Europa, impegnata, attraverso il suo ufficio in Ucraina, per «fornire il necessario supporto su questioni sanitarie urgenti, in particolare un’epidemia di poliomielite in corso e Covid-19».
Gli appelli per un immediato cessate il fuoco si susseguono dall’Onu, all’Ocse, all’Unicef. Gli enti chiedono che vengano almeno rispettati gli obblighi internazionali di proteggere i bambini e assicurare che gli aiuti umanitari possano raggiungere in sicurezza e velocemente i bambini che hanno bisogno. L’Unicef chiede a tutte le parti di non attaccare infrastrutture essenziali da cui i bambini dipendono – compresi sistemi idrici, igienico – sanitari, strutture sanitarie e scolastiche.
Conflitto Ucraina: Federfarma e le farmacie impegnate con il PGEU nella solidarietà sanitaria
Il PGEU, Pharmaceutical Group of the European Union, ha avviato un’azione di solidarietà sanitaria nei confronti della popolazione ucraina vittima della guerra in atto. Federfarma ha prontamente accolto l’invito del PGEU, coinvolgendo le farmacie italiane, le Associazioni provinciali e le Unioni regionali aderenti nella raccolta fondi, destinata all’acquisto di kit di primo soccorso, farmaci, dispositivi medici, secondo le necessità indicate dal Ministero della Salute e dall’associazione dei titolari di farmacia del Paese.
“In questo momento già critico, segnato dal persistere dell’emergenza sanitaria legata al perdurare della pandemia, serve un immediato gesto concreto di solidarietà per aiutare le molte persone colpite dal terribile dramma della guerra. Guerra che, oltre al dolore, porta enormi difficoltà di accesso a servizi e beni essenziali, quali farmaci e prodotti per la cura dei bambini” afferma il presidente di Federfarma, Marco Cossolo.
“Ogni giorno ci confrontiamo con le persone e i loro problemi di salute. Non potevamo restare sordi e immobili di fronte alla richiesta di aiuto proveniente dall’Ucraina” dichiara il presidente PGEU e segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia. “In Italia ci siamo già attivati; a livello europeo siamo in contatto costante con il Ministero della Salute ucraino e le associazioni di categoria per aggiornamenti in tempo reale sulle necessità sanitarie del Paese”.
“Confidiamo nel coinvolgimento di tutte le farmacie europee e, qualora il conflitto non dovesse risolversi in tempi brevi, faremo appello anche allo spirito di solidarietà dei cittadini, che sempre dimostrano grande sensibilità nei confronti di quanti si trovano in condizione di povertà sanitaria” conclude Tobia.
Anelli (FNOMCeO): “Situazione in Ucraina ci preoccupa, conseguenze a livello globale con aumento delle disuguaglianze e difficoltà nell’accesso alle cure”
“La guerra è sempre una pessima notizia: l’invasione dell’Ucraina ci desta una profonda preoccupazione per le conseguenze che potrebbero esserci in Europa e nel mondo intero”.
Così il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, commenta le notizie che arrivano dall’Ucraina, dove truppe russe sono entrate nella regione di Kiev, mettendo i civili in fuga. Lo fa in un video girato per la prossima edizione di FNOMCeO Tg Sanità, il Tg interno tutto dedicato alla politica sanitaria e all’attività degli Ordini.
“Una preoccupazione perché il conflitto non si espanda – continua Anelli – e non coinvolga le altre nazioni europee, determinando una crisi globale dalle soluzioni veramente difficili. E poi perché la guerra produce delle conseguenze che si riversano sulle popolazioni più deboli. Non soltanto su quelle coinvolte direttamente nei conflitti, e qui ribadisco la ferma condanna di ogni forma di violenza e di guerra. Le conseguenze sul piano economico, infatti, potrebbero esserci per tutti i paesi, Italia compresa. Con un aumento delle disuguaglianze, ma anche delle difficoltà di accesso alle cure, se si dovesse sviluppare una crisi economica dalle conseguenze incerte”.
Nota.: Protezione Civile. Richiesta farmaci e altro materiale sanitario
Emergenza Ucraina: il coordinamento degli aiuti italiani
N.d.R.: molte iniziative si stanno attuando a favore delle popolazioni ucraine da parte di sezioni federate Fedaiisf e di singoli ISF che si stanno adoperando a raccogliere medicinali, garze, bende, cerotti, disinfettante, guanti in lattice, siringhe, pannolini e pannoloni e tutto il materiale di primo soccorso, i vestiti caldi, le coperte e alimentari di lunga scadenza.
In tutta Italia è stata avviata una campagna di raccolta di aiuti essenziali fortemente necessari in questo momento.
Chi volesse fornire anche un sostegno economico al popolo ucraino, in risposta alle numerose richieste, si comunica che la Banca Nazionale dell’Ucraina ha approvato la decisione riguardante la creazione di un conto per la raccolta fondi a sostegno dell’Ucraina.
Forniamo di seguito i dettagli per chi abbia la possibilità di supportare:
Donazioni in valuta nazionale (hryvnia):
Banca: Banca Nazionale dell’Ucraina
Codice MFI: 300001
IBAN: UA843000010000000047330992708 Codice USREOU: 00032106
Beneficiario: Національний банк України
Donazioni in EUR:
SWIFT Code NBU: NBUA UA UX
DEUTSCHE BUNDESBANK, Frankfurt
SWIFT Code: MARKDEFF
Account: 5040040066
IBAN DE05504000005040040066
Wilhelm-Epsteinn-Strabe 14, 60431 Frankfurt Am Main,Germany Trasferimento sul conto UA843000010000000047330992708