Lobby più ricche investono denaro nei parlamentari
Le industrie di vari settori economici hanno i loro interessi rappresentati nelle commissioni parlamentari attraverso mandati pagati.
Lo rivela uno studio della piattaforma per la trasparenza Lobbywatch, che esige dai deputati chiarezza su quanto guadagnano per un’attività di lobby.
Lobbywatch ha indagato sui gruppi di pressione delle casse malattia, della farmaceutica, delle banche, delle assicurazioni, dell’agricoltura e dell’ambiente. I risultati, indica un comunicato odierno, mostrano chiaramente che soprattutto i settori finanziariamente forti usano mandati a pagamento per curare i propri interessi.
Lo studio svela che le assicurazioni malattia sono le più aggressive nel cercare di sfruttare i parlamentari per il loro tornaconto. Ci sarebbero infatti 25 collegamenti fra le compagnie e le commissioni della sanità di entrambi i rami del legislativo. Tutti questi incarichi sono a pagamento.
Per quanto riguarda i legami fra banche e commissioni dell’economia, ne sono venuti a galla 13, di cui dieci retribuiti. Le compagnie assicurative dal canto loro possono contare su attività di lobby – tutte sotto compenso – da parte di sette membri di queste commissioni nelle due Camere.
Secondo l’indagine vi sono inoltre quattro membri delle commissioni economiche sul libro paga del settore farmaceutico. Tuttavia, tale industria appare sottorappresentata in parlamento. Lobbywatch sospetta che la ragione è semplice: le questioni importanti, come la fissazione dei prezzi dei farmaci, sono infatti trattate direttamente dal Consiglio federale.
Passando all’agricoltura, a curare gli interessi del ramo nelle commissioni dell’economia sono in dieci. Chi è attivo in associazioni influenti a livello nazionale o cantonale riceve una rimunerazione.
Infine, lo studio dipinge un quadro diverso per quel che concerne i rappresentanti delle organizzazioni ambientaliste nelle commissioni dell’ambiente. I legami dichiarati sono in questo caso 46, ma solo cinque mandati vengono pagati.
Lobbywatch scrive che l’analisi mostra come i settori con grandi risorse finanziarie possano usare a piacimento i politici per la loro causa, corrispondendo loro indennizzi di conseguenza. Ciò è favorito dal fatto che l’importo del compenso non deve obbligatoriamente essere notificato, una pratica che per la piattaforma deve assolutamente cambiare.
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