Il piano di bonus e sconti messo a punto dal Governo, arriva in un momento in cui il settore auto sta tentando di uscire da un’estrema crisi (pian piano vediamo i primi segnali positivi), da una situazione disastrosa causata dal lockdown per la pandemia globale di Coronavirus. La prima fetta di bonus è già nelle mani degli automobilisti italiani, che lo scorso fine settimana hanno utilizzato la piattaforma web appositamente realizzata dal Ministero per lo Sviluppo Economico per prenotarsi il loro bonus. In poche ore, il 20% della dotazione totale era già praticamente evaporato. Il restante 80% è terminato tutto questa settimana.
Chi vuole comprare una nuova auto a basse emissioni potrà godere di altri bonus, grazie alla decisione del Governo di rifinanziare immediatamente la misura, con il Decreto Agosto. Si parla oggi quindi di incentivi disponibili per 500 milioni di euro, di questi, 70 milioni verranno usati per realizzare nuove colonnine per la ricarica e incentivare quindi l’acquisto di nuove auto elettriche. Con questa nuova somma di denaro, non dovrebbe essere difficile arrivare fino al 31 dicembre.
Nuovi fondi, quattro fasce: ecco tutti i modelli dell’ecobonus 2.0
Il governo ha approvato l’atteso rifinanziamento degli incentivi per l’auto entrati in vigore l’1 agosto (nel frattempo esauriti), rimodulandoli a favore delle vetture ibride e a scapito di quelle a gasolio e a benzina. Con il cosiddetto decreto Agosto, ratificato “salvo intese tecniche”, il consiglio dei ministri ha stanziato 25 miliardi di euro per il sostegno all’economia: di questi, 490 milioni sono riservati all’automotive, di cui 400 di ecobonus e 90 per l’installazione di colonnine di ricarica da parte di professionisti e imprese (i privati hanno a disposizione le detrazioni a seconda dei casi, al 50% previste dal decreto fiscale e al 110% dal decreto Rilancio).
Due nuove fasce: 61-90 e 91-110. Il testo del provvedimento non è ancora disponibile, ma non dovrebbe scostarsi dalla bozza anticipata da Quattroruote che destinava, fino al 31 dicembre 2020, 250 milioni alle auto con emissioni di CO2 tra i 60 e i 110 g/km. La novità è la divisione di tale fascia in due sottogruppi, da 61 a 90 g/km e da 91 a 110 g/km, per i quali sarebbero destinati rispettivamente 150 e 100 milioni. Una cifra, soprattutto nella seconda situazione, decisamente insufficiente a soddisfare la domanda da qui alla fine dell’anno.
250 euro in più per le 61-90. Pare confermato anche il leggero aumento del contributo statale per le vetture con emissioni da 61 a 90 g/km, che si vedrebbero riconoscere 250 euro in più rispetto a quanto disposto dal decreto Rilancio: in assenza di rottamazione, è dunque previsto il contributo di 1.000 euro da parte dello Stato, al quale se ne aggiungono altrettanti garantiti dal venditore; con la rottamazione di una vettura di almeno dieci anni, invece, i contributi salgono rispettivamente a 1.750 euro (Stato) e 2.000 euro (concessionaria).
Fino a 2 mila euro in più per le elettriche. Per il resto il provvedimento rifinanzia, anche per il 2021, il vecchio ecobonus già in vigore da marzo 2019 per le auto fino a 60 g/km (nelle due fasce 0-20 e 21-60 g/km) e lo migliora ancora, prevedendo un’iniezione di 50 milioni per il cosiddetto superecobonus: in sostanza, con rottamazione sono garantiti un ulteriore contributo di 2.000 mila euro dello Stato e 2.000 del dealer, i quali si dimezzano in assenza di rottamazione. Ma solo fino al 31 dicembre 2020.
Lo schema dei contributi. In definitiva, salvo sorprese in extremis, lo schema dei “nuovi” incentivi, fino al 31 dicembre, dovrebbe essere il seguente.
– 0-20 g/km: 8.000 euro con rottamazione (+2.000 euro di contributo del concessionario), 5 mila euro senza rottamazione (+1.000 euro di contributo del concessionario);
– 21-60 g/km: 4.500 euro con rottamazione (+2.000 euro di contributo del concessionario), 2.500 euro senza rottamazione (+1.000 euro di contributo del concessionario);
– 61-90 g/km: 1.750 euro con rottamazione (+2.000 euro di contributo del concessionario), 1.000 euro senza rottamazione (+1.000 euro di contributo del concessionario);
– 91-110 g/km: 1.500 euro con rottamazione (+2.000 euro di contributo del concessionario), 750 euro senza rottamazione (+1.000 di contributo del concessionario).
C’è un limite di prezzo. Nulla cambia, invece, per le soglie di prezzo delle vetture che potranno beneficiare dell’ecobonus: 40 mila euro (compresi gli accessori ma al netto dell’Iva, escluse Ipt e messa su strada) per le auto da 61 a 110 g/km; 50 mila euro (compresi gli accessori ma al netto dell’Iva, escluse Ipt e messa su strada) per quelle da 0 a 60 g/km.
Fa fede la prenotazione. Come sempre, l’accesso agli incentivi è subordinato alla disponibilità di fondi (il monitoraggio può essere seguito in tempo reale sul sito del Mise): se i fondi saranno disponibili, il concessionario prenoterà il contributo sul portale e lo detrarrà dal prezzo finale chiavi in mano della vettura (il contributo del dealer, invece, dovrà essere detratto dal prezzo imponibile). Il bonus statale sarà rimborsato alla concessionaria dalla Casa, che lo recupererà sotto forma di credito d’imposta. L’unico vincolo è l’immatricolazione dell’auto, che deve avvenire entro 180 giorni dall’acquisto.
La norma non sarà retroattiva. Tutte queste novità non saranno retroattive ed entreranno in vigore solo con la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, cosa che probabilmente avverrà all’inizio della prossima settimana: i contributi varranno, dunque, solo per le auto acquistate successivamente. Fino ad allora resteranno validi gli incentivi attuali, entrati in vigore l’1 agosto.
Unrae: sbagliato rifinanziare per fasce. Soddisfazione è stata espressa dal presidente dell’Unrae, Michele Crisci: “L’attenzione del governo al settore automotive c’è stata e siamo soddisfatti”, spiega il manager a Quattroruote. “Dispiace, però, che le regole siano cambiate in corsa e che il governo abbia deciso di rifinanziare per fasce il fondo alla rottamazione. Gli obiettivi primari dell’iniziativa erano togliere dalla circolazione vecchie auto inquinanti e una scintilla per far ripartire il mercato”.
Scarica l’elenco delle auto con emissioni di CO2 tra 21 e 60 g/km di CO2 che accedono ai bonus
Scarica l’elenco delle auto con emissioni di CO2 tra 91 e 110 g/km di CO2 che accedono ai bonus