Ammonta a quasi 6 miliardi la spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del Ssn nel periodo gennaio-settembre 2019: calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del pay-back dell’1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 5,837 miliardi di euro.
E’ quanto emerge dal rapporto dell’Agenzia italiana del farmaco sulla spesa farmaceutica in Italia nei primi 9 mesi dello scorso anno. Si evidenzia un decremento rispetto all’anno precedente, di ben 9,5 milioni di euro. Anche i consumi, espressi in numero di ricette (429,7 milioni), mostrano una riduzione dello 0,4% rispetto al 2018; si riduce l’incidenza del ticket (-0,7%). Parallelamente si osserva un incremento dell’1,2% (+201,3 milioni) delle dosi giornaliere dispensate.
La convenzionata vale il 7,18% del Fondo sanitario nazionale, con un avanzo di 668,2 milioni di euro rispetto al tetto del 7,96% (6,795 miliardi).
Per i medicinali inseriti nel Fondo per gli innovativi non oncologici – si legge sul report dell’Aifa – la spesa gennaio-settembre al netto dei pay-back è pari a 350,8 milioni di euro, per quelli inseriti nel Fondo per i medicinali innovativi oncologici ammonta a 389,5 milioni.
E ancora, riguardo alla spesa per farmaci al netto dei gas medicinali, al netto dei pay-back vigenti e dei fondi per gli innovativi non oncologici e innovativi oncologici, si evidenzia un’incidenza del 9,27%, molto al di sopra del tetto programmato per acquisti diretti, pari al 6,69%. Si genera così un ‘rosso’ di 2,201 miliardi di euro, di cui 14,5 milioni si riferiscono alla spesa per farmaci innovativi, oncologici e non, che non è coperta dai rispettivi fondi.
A livello nazionale la spesa complessiva del periodo gennaio-settembre 2019 si è attestata a 14,223 miliardi, con uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 14,85% (12.678,1 miliardi). E pesa sul Fsn con un’incidenza del 16,66%.
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