Tangenti a case farmaceutiche, nove rinvii a giudizio
Nove rinvii a giudizio e un’assoluzione nell’udienza preliminare svoltasi oggi dinanzi al gup del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino nell’ambito di un’indagine su presunte tangenti pagate da case farmaceutiche per ottenere la prescrizione di prodotti quali latte e integratori.
Rete 8 – Fabio Lo Russo – 30 gennaio 2020
A giudizio sono finiti l’ex primario del reparto di neonatologia dell’ospedale di Chieti Giuseppe Sabatino, dal quale la vicenda ha preso le mosse, e alcuni fra informatori scientifici e responsabili di due case farmaceutiche ovvero Gabriele Bellia, Michele Nikpali, Sergio Di Felice, Antonio De Panfilis, Gaetano Capobianco, Luigi Leccese. Rispondono di illecito amministrativo le case farmaceutiche Sooft Italia e Humana Italia. Il processo è stato fissato per il 5 maggio prossimo.
Il Gup ha inoltre assolto, sempre dall’accusa di corruzione, perché il fatto non sussiste, Valerio Flacco, ex primario di Pediatria all’ospedale di Lanciano. Per il medico, difeso dall’avvocato Vincenzo Di Girolamo, e che ha scelto il rito abbreviato, il pm Lucia Campo aveva chiesto la condanna a due anni e due mesi di reclusione.
Fra le accuse a Sabatino vi è quella di aver accettato indebitamente da tre informatori scientifici la somma di 10 mila euro, a titolo di acquisto di 500 copie di un libro al fine di prescrivere integratori prodotti dalla stessa casa farmaceutica. Le presunte dazioni di denaro soprattutto a Sabatino vennero alla luce durante le indagini condotte su quest’ultimo nel 2014 e che hanno portato all’imputazione nei suoi confronti di violenza sessuale ai danni di madri di alcuni suoi piccoli pazienti.
N.d.R.: A quanto ci risulta nessun farmaco è stato oggetto dell’inchiesta dei magistrati di Chieti. Ancora una volta si confondono gli Informatori Scientifici del Farmaco con Venditori di latte per neonati e vitamine.
Gli Informatori Scientifici del Farmaco sono gli unici che possono fornire l’informazione scientifica sui farmaci prescrivibili ai medici ed ai farmacisti (a questi ultimi limitatamente e solamente alle informazioni contenute nel riassunto delle caratteristiche del medicinale, non la vendita) secondo il D. Lgs, 219/06 (art. 119 e succ.).
I venditori e gli agenti rappresentanti di commercio, con tutto il rispetto che è dovuto a ogni onesto lavoratore e ad ogni professione, non sono Informatori Scientifici del Farmaco.
Ripetiamo per l’ennesima volta che il latte artificiale per neonati non è un farmaco. Gli agenti di commercio che vendono il latte per neonati non sono informatori scientifici del farmaco.