Roma, 5 Giugno 2018-Critiche pesanti del sindacato Snami all’emanazione da parte dell’AIFA dei criteri per determinare l’equivalenza terapeutica tra due o più farmaci.
“E’ sconsiderato” sostiene Angelo Testa, Presidente nazionale dello Snami, “dettare le linee guida per valutare l’equivalenza terapeutica di farmaci contenenti differenti principi attivi. Come già espresso a suo tempo ribadiamo un NO convinto dello SNAMI a questo genere di percorsi perché non esiste equivalenza terapeutica certa per medicinali contenenti principi attivi diversi, ma solo caratteristiche similari, secondo noi per logiche meramente economiche di risparmio.
“Si rischia” continua il leader dello Snami “che le regioni, notoriamente con problemi di bilancio ed alcune in piano di rientro, ”selezionino” ed impongano per ogni patologia dei farmaci, non necessariamente i migliori per ottimizzare una terapia ad un paziente, scegliendoli secondo logiche di “somiglianza” tra loro”.
Un percorso “equivalente” negativamente al “pensiero unico” cioè all’assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. Infatti il concetto di equivalenza terapeutica “reale” non trova alcun riscontro nella letteratura scientifica internazionale, a meno che qualcuno pensi che in nome del risparmio, tutto sia consentito!
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