Riceviamo e pubblichiamo
Egregio Direttore,
l’ANAC, autorità nazionale anticorruzione è pericolosamente vicina a rivoluzionare l’ordinamento giuridico del nostro paese.
E’ stato seguito il criterio, su parametri conosciuti solo dall’ANAC, che gli Informatori Scientifici del farmaco non siano esenti, per ruolo, da tracce delinquenziali scolpite a caratteri di fuoco nel DNA di ognuno di loro.
Viene, di fatto, a cadere quel muro invalicabile su cui ognuno di noi, in Italia, ha condotto la sua vita di relazione, di professione, di famiglia e di giustizia: l’essere considerato innocente fino a prova contraria.
Noi, informatori scientifici, siamo delinquenti in pectore, fecce da cui prendere le distanze per non inquinare, con la nostra immoralità, il mondo farmaceutico.
Mandanti ed esecutori.
Io, informatore scientifico da 43 anni sono un delinquente.
Io, insignito di due onorificenze al merito della repubblica sono un potenziale delinquente… mia figlia ha un padre da rifiutare, perché inserito nella fascia dei corruttori. Nel mio circolo tutti verranno a sapere di questo DNA strutturale di cui vergognarsi.
Mi chiedo e Le chiedo Direttore se non sia arrivato il momento di trasmettere un esposto alle Procure della Repubblica per queste accuse ignominiose, mal ponderate e gravi, che stanno facendo danni forse irreversibili alla nostra professione.
Sono state predisposte regole all’accesso ospedaliero degli informatori in qualche regione, come l’Emilia, la cui fantasia in negativo è seconda soltanto all’arroganza di chi le abbia ideate sostenute ed attuate.
Fornendo all’industria – di fatto – il lasciapassare per ulteriori riduzioni del personale: nessuna azienda, infatti, potrà permettersi di aderire a queste limitazioni.
Per parlare semplicemente con un medico dovremmo: inoltrare domanda al direttore farmacia H, che si prenderà una settimana di tempo e trasferirà il suo parere positivo al Direttore del dipartimento(altri giorni..), quindi al primario. Il quale, se dovesse valutare positivamente la richiesta (altri giorni..) la girerà al medico che si chiede di incontrare. Il medico, se consente, la invia nuovamente al direttore del reparto che la inoltra al direttore del dipartimento, quindi di nuovo al farmacista che, se darà il suo consenso definitivo, lo trasmetterà all’informatore.
E solo dalle 15 alle 18 quando la maggior parte dei medici lascia il posto solo a quello di turno.
Se non fosse così grottesco e se il tutto non fosse così perentorio penserei ad uno scherzo.
Devo dirle, Direttore, che non stanno scherzando.
Ma non scherzerò neanche io se dovessero insistere a farmi considerare un delinquente.
Sono certo che Farmindustria sobbalzerà, sono convinto che la Filctem-CGIL non possa consentire queste provocazioni, sono convinto che l’ANAC possa rivedere queste erronee interpretazioni.
Se la nostra Federazione nazionale fosse stata convocata ai tavoli tecnici, che riguardavano la nostra professione, non sarebbero state partorite teorie che arrivassero alla tesi senza avere considerato una ipotesi propria.
Mi auguro qualcuno voglia cancellare questa pagina di storia, che – come ho più volte affermato – troverebbe il suo posto naturale al capitolo delle invasioni barbariche.
La ringrazio per l’attenzione
Fabio Carinci
Informatore scientifico del farmaco
Cavaliere Ufficiale al merito della Repubblica
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ANAC.Linee Guida Codice Comportamento SSN. (vedi pag. 10, fondo pagina)