La spesa farmaceutica convenzionata cala del 2,4%, la spesa per la dpc cresce dell’8,3%, resta praticamente stabile il valore medio della ricetta (-0,5%) al lordo di ticket e compartecipazioni, sintomo di genericazioni che non riescono più a tirare i prezzi verso il basso come accadeva un tempo.
Queste, in sintesi, le cifre principali della spesa territoriale 2016 così come emergono dal tradizionale consuntivo realizzato da Federfarma per stampa e associazioni territoriali. Pubblicato ieri sul portale Federfarma.it, il report conferma dinamiche già note e consolidate: nel 2016, in particolare, sono stati prodotti oltre 587 milioni di ricette Ssn, con le prescrizioni della convenzionata in calo dell’1,5% e quelle della dpc in aumento del 9,7%. In crescita, dell’1%, anche le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn, per una media procapite di 18,5 scatolette e un valore medio di 9,55 euro (9,43 nel 2015).
In crescita, infine, anche l’incidenza del farmaco equivalente sul totale delle confezioni erogate in regime di Ssn: nel 2016 oltre il 77% dei medicinali dispensati in convenzionata era un off patent, mentre in termini di spesa l’incidenza si è fermata al 56%. Dietro a tali medie, tuttavia, si celano valori regionali anche distanti tra loro: in Emilia Romagna gli equivalenti hanno sfiorato l’80% dei consumi, in Val d’Aosta si sono fermati poco sotto il 76%.
Notizie correlate: La spesa farmaceutica nel 2016