All’efficacia dei vaccini credono fermamente sia il governo che i medici. E ciascuno fa la propria parte. Da un lato l’esecutivo guidato da Matteo Renzi non solo sta per varare il nuovo Piano nazionale vaccini – ora all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni e inserito nel Dpcm che revisiona i nuovi Livelli essenziali di assistenza – ma, anche, nella prossima legge di Bilancio, promette di dedicare alla partita prevenzione vaccinale 99 milioni nel 2017 e 186 a partire dal 2018. Il condizionale è d’obbligo, in attesa di leggere il testo della manovra, però l’impegno è certo.
Lo ha ribadito anche oggi la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, davanti alla querelle tra Codacons e Fnomceo, la Federazione dei medici che ha dato il via, come del resto previso nel Piano nazionale e come annunciato a luglio scorso – ai primi provvedimenti disciplinari nei confronti dei camici bianchi che “remano contro” la profilassi. «Rispetto l’autonomia degli Ordini e le decisioni che state prendendo – ha spiegato Lorenzin a margine dell’inaugurazione della nuova sede Fnom a Roma -. I medici stanno esercitando le proprie funzioni di autodisciplina in modo serio e rigoroso su una questione così importante come quella delle vaccinazioni nel nostro Paese».
Dello stesso avviso il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Walter Ricciardi: «Valuto positivamente e supporto le azioni degli Ordini che anticipano in modo encomiabile una linea che sarà formalizzata nel prossimo Piano nazionale vaccini, ormai in dirittura d’arrivo. Dopo adeguata formazione e informazione, si prevede che per i medici recidici di aver sconsigliato le vaccinazioni verrà richiesto il deferimento all’Ordine».
La levata di scudi del Codacons – che nei giorni scorsi ha deciso di trasmettere il controverso documentario “Vaxxed: il film che non vogliono che tu veda”, sul possibile legame tra vaccino Mpr e autismo – nasce dall’apertura di provvedimenti disciplinari a Firenze e a Treviso – uno in attesa della decisione sulla sanzione e l’altro ancora in fase preliminare (mentre un terzo terzo medico sarebbe sotto esame a Venezia). La Fnomceo aveva annunciato la linea dura, fino alla radiazione, per infrazione del Codice deontologico nel caso in cui si accerti la responsabilità. In questo caso, spiegano dalla Federazione, i dottori hanno portato avanti le proprie tesi anche in luoghi pubblici, mettendo in allarme la popolazione.
«Affermiamo a chiare lettere e difendiamo il diritto dei cittadini a vedere tutelata la loro salute – spiega il segretario nazionale della Federazione Luigi Conte – commentando il ricorso del Codacons al Tar Lazio, contro il documento Fnomceo di luglio – . Il Codacons sostiene di voler tutelare la libertà dei medici di non consigliare i vaccini ma noi ribadiamo il nostro dovere di tutelare il diritto alla salute dei cittadini. E per questo ci coordineremo con il ministero della Salute nella preparazione della memoria difensiva». I medici d’Italia sono avvertiti: «Ribadiamo che sconsigliare i vaccini è un’infrazione al Codice deontologico, come sostenuto nel documento approvato all’unanimità dal Comitato centrale, a luglio – prosegue Conte – Con questo documento abbiamo sollevato il problema e affermato un messaggio chiaro. Ora qualcosa si sta muovendo».
Sulle barricate, il Codacons che ha già fatto ricorso e bolla come «un vero e proprio ritorno ai tempi bui dell’Inquisizione, che genera orrore e rappresenta una vergogna per un paese civile», la scelta sanzionatoria della Federazione dei medici. «Non è certo tornando al Medioevo che si apporterà un contributo utile e costruttivo al dibattito sui vaccini – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Genera orrore in un Paese civile la sola idea che i medici possano essere puniti se esprimono una opinione critica su un tema controverso come i vaccini. Per tale motivo annunciamo una battaglia contro la Fnomceo, e siamo pronti ad avviare ricorsi in ogni sede per annullare qualsiasi provvedimento disciplinare contro i medici». E ancora: «Ribadiamo la validità e l’importanza dei vaccini, ma solo quelli pediatrici o per soggetti realmente a rischio, e contrasteremo con ogni mezzo – annuncia ancora Rienzi – la campagna per le vaccinazioni di massa e i regali che lo Stato fa alle aziende farmaceutiche attraverso il vaccino esavalente non previsto da nessuna legge».
Le News del Sole 24Ore – 20/10/201617:03 (fonte Federchimica)
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