Un’indagine di APMAR rivela che il 70% della popolazione prende farmaci senza prescrizione medica, il 60% non getta i farmaci scaduti nell’apposito contenitore e il 70% non controlla se un farmaco è già in suo possesso prima di farsene prescrivere una nuova confezione, con un danno per il Servizio Sanitario Nazionale che rimborsa il 75% della spesa farmaceutica nazionale.
Giovedì, 12 Maggio 2016 – APMAR informazioni
Milano, 12 maggio 2016 – Con una spesa nazionale annua per l’acquisto di farmaci di 26,6 miliardi di euro, pari a circa 438 euro pro capite, come rilevato dal rapporto nazionale AIFA-OSMED 2014, Osservatorio nazionale sull’impiego dei farmaci, emerge che gli italiani abusano dei farmaci, in particolare antinfiammatori e antibiotici, non considerando i danni che ciò comporta in termini di salute personale ed ambientale ma anche sostenibilità per il SSN. Considerando che nel 2014 sono state dispensate in Italia 1,9 miliardi di confezioni di farmaci e che, secondo quanto rilevato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità1, il 50% dei pazienti affetti da malattie croniche nei paesi sviluppati non aderisce alle prescrizioni terapeutiche, decine di milioni di farmaci sono destinati a finire prima o poi nella spazzatura.
“La campagna di sensibilizzazione per un uso consapevole e senza sprechi del farmaco – Green HEALTH, fai la differenza, che gode del partenariato di AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, spiega Antonella Celano, Presidente APMAR, Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatiche, che ha gestito la fase pilota del progetto sul territorio Pugliese, ha l’obiettivo di creare una nuova visione sociale dell’importanza di un uso consapevole e senza sprechi del farmaco. Da un questionario che abbiamo distribuito a circa 2000 persone coinvolte nei due anni in cui si è svolto il progetto, è emerso che il 70% della popolazione prende farmaci senza prescrizione medica, il 60% non getta i farmaci scaduti nell’apposito contenitore e il 70% non controlla se un farmaco è già in suo possesso prima di farsene prescrivere una nuova confezione, con un danno per il Servizio Sanitario Nazionale che rimborsa il 75% della spesa farmaceutica nazionale “.
Pochi infatti si domandano che fine fanno i farmaci che si buttano: la letteratura scientifica spiega che i farmaci possono essere considerati degli inquinanti ambientali ubiquitari, che contaminano l’ambiente attraverso una miriade di fonti di inquinamento diffuse. Una volta somministrati, molti farmaci non sono metabolizzati e possono essere escreti come tali attraverso le urine e le feci. In Italia vengono vendute decine di migliaia di tonnellate di farmaci, ed è noto che molti di questi non siano in realtà utilizzati ma vengano gettati erroneamente nella spazzatura, contribuendo così a contaminare l’ambiente ed in particolare le acque.
“Abbiamo appreso che il 60% della popolazione non getta i farmaci scaduti negli appositi contenitori, spiega Celano, e possiamo solo immaginare quante poche persone sanno che, per essere smaltiti correttamente, basta seguire poche semplici regole:
- i farmaci vanno rimossi dal loro contenitore originale e buttati nei contenitori davanti alle farmacie
- le confezioni di carta e cartone devono essere smaltite nella carta e i blister in plastica e metallo insieme alla plastica
- se si tratta di medicinali liquidi (sciroppi, fiale, ecc.) meglio conferire l’intero contenitore di vetro nel bidone davanti alle farmacie
- in caso di dubbi, bisogna sempre chiedere al farmacista”.
“L’esperienza di questi due anni, continua Celano, resta come una sorta di eredità attraverso l’opuscolo informativo “Guida all’uso consapevole del farmaco” realizzato grazie al know how appreso e divulgato ai cittadini attraverso le diverse iniziative messe in campo. In esso trattiamo in maniera semplice e pratica le principali tematiche riguardanti la relazione tra farmaco e consumatore: l’uso, la conservazione e lo smaltimento del farmaco”.
“L’opuscolo verrà distribuito da tutti i partner del progetto, le sedi APMAR, i centri URP, gli Ordini dei Medici e soprattutto, coerentemente con la sua visione “green”, sarà scaricabile dal sito APMAR (www.apmar.it) e dai siti dei partner. La guida sarà tradotta in inglese e distribuita attraverso le associazioni che si occupano di immigrazione, conclude Antonella Celano”.
“Abbiamo dato il nostro partenariato al progetto Green Health, dichiara Luca Pani, direttore generale AIFA, perché è in linea con la filosofia dell’agenzia che punta a creare occasioni di dialogo tra tutti gli interlocutori di questo settore: i pazienti, i medici, i produttori dei farmaci e gli altri Enti Regolatori Europei. Il primo passo da fare è quello di costruire una nuova cultura del farmaco e l’AIFA è da tempo impegnata a sostenere strumenti e strategie per creare tra i cittadini una maggiore consapevolezza sull’uso del farmaco che sarà sicuramente stimolata dalla lettura di questo utile opuscolo”.
Il Progetto Green Health è finanziato da Fondazione con il Sud e ha il sostegno della Provincia di Lecce, del Comune di Lecce, di Cisl Lecce, dell’Ordine dei Farmacisti, di ANOLF, della Comunità Emmanuel, dell’Associazione Città Nostra e le Miriadi 49 in qualità di partner e con il patrocinio della ASL Lecce.
1-Adesione alle terapie a lungo termine: problemi e possibili soluzioni, OMS 2003
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