Contro carenze e rotture di stock nella filiera farmaceutica, la Francia si prepara ad adottare misure che potrebbero diventare un punto di riferimento per gli altri Paesi europei. A dettarle l’articolo 36 del disegno di legge per la riforma della Sanità (Loi de santé), approvato all’inizio del mese dalla Camera in seconda lettura e da lunedì all’esame del Senato. Il testo, in sostanza, affida al ministero della Salute il compito di redigere e tenere aggiornata una lista dei cosiddetti Mitm (Médicaments d’intérêt thérapeutique majeur, farmaci di maggiore interesse terapeutico), sui quali dal 2016 scatteranno specifiche restrizioni a carico di produttori e distributori. I grossisti, tanto per cominciare, non potranno esportare i prodotti di tale lista o rivenderli a un parallel trader; le aziende, invece, dovranno approntare per ogni medicinale un programma di gestione delle carenze comprendete un “piano B”, da far scattare in caso di interruzioni del ciclo produttivo (per esempio, procurarsi un fornitore alternativo se gli approvvigionamenti di materia prima vengono a mancare). A Bruxelles queste misure potrebbero non piacere, ma intanto la Francia va giù con il pugno di ferro.
Alle farmacie del territorio, poi, il testo riconosce un ruolo cruciale nel contrasto di carenze e irreperibilità. Innanzitutto, ai farmacisti è consentito “sostituire” il medicinale mancante con un prodotto corrispondente d’importazione, ovviamente autorizzato dall’Agenzia francese del farmaco. In seconda battuta, le farmacie sono invitate a non interrompere il monitoraggio di rotture e carenze avviato dall’Ordine un paio di anni fa: «è opportuno» ha osservato la Direzione generale Sanità del ministero della Salute «che i farmacisti continuino a riportare tutti i casi di irreperibilità in cui si imbattono».
Come riporta la testata specializzata Le Quotidien du Pharmacien, i titolari francesi sono già al lavoro per tradurre in realtà le indicazioni che arriveranno dalla Loi de Santé. Per l’estate dell’anno prossimo, infatti, il 90% circa delle farmacie dovrebbe disporre di gestionale integrato con “Dp-Ruptures”, una sorta di add-on del “Dossier pharmaceutique” (la cartella-paziente informatizzata) programmata per inviare automaticamente via web al produttore una segnalazione di irreperibilità (in caso di indisponibilità presso due grossisti consecutivamente).
L’efficacia di Dp-Ruptures è emersa in tutta la sua evidenza nel marzo scorso, quando un’epidemia di congiuntivite fece velocemente sparire colliri e farmaci oftalmologici in tutte le farmacie dell’isola della Reunion, colonia francese d’oltremare. Allertati dalle segnalazioni automatiche delle farmacie, le imprese francesi disposero immediatamente l’invio di rifornimenti d’urgenza via aereo anziché nave, come normalmente avviene. Risultato, le farmacie poterono ricominciare a dispensare dalle 24 ore successive anziché attendere una settimana.
(AS -16/12/2015 – Federefarma)
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