Tagli, liste d’attesa, nuovi compiti sul territorio, avanzata degli infermieri: l’estate che incalza con i reparti chiusi per ferie sembra rinviare a settembre il confronto vero su almeno quattro questioni. La prima è il comma 566. I medici vogliono cambiare l’incipit della norma della Finanziaria 2015, la quale li relega ai soli “atti complessi e specialistici”, ma gli infermieri – che vedono rilanciate le nuove competenze- non possono aspettare oltre.
Dopo che il Consiglio Nazionale Fnomceo ha dato mandato di difendere il ruolo di leadership del medico è scontro aperto medici-professioni sanitarie e soprattutto gli infermieri minacciano agitazioni ed azioni a tutela della legge. Intanto, incalza la necessità di far rispettare sia in ospedale sia sul territorio i tagli decisi dalla conferenza stato-regioni alle forniture di beni, servizi e dispositivi medici e anche alla copertura di esami di diagnostica ambulatoriale: questi, con le visite specialistiche, saranno a carico del Ssn e non del paziente solo se la prescrizione del medico di famiglia od ospedaliero segue linee guida validate; chi non rispetta le “guideline”, se medico ospedaliero perde una quota di trattamento accessorio, se mmg una parte di quota variabile.
Fiorenzo Corti portavoce Fimmg puntualizza: «Le linee guida per la prescrizione di prestazioni ambulatoriali devono ancora essere oggetto di un provvedimento ministeriale ad hoc. E le penalizzazioni per il medico che non le segue andranno discusse successivamente nella trattativa per l’accordo collettivo nazionale, finché quello non è approvato non vigeranno». Ci vorrà dunque del tempo anche se sono prevedibili restrizioni al paziente, e sovraccarico di lavoro per i medici costretti a utilizzare nuovi criteri prescrittivi.
Per ricominciare a contrattare le convenzioni della medicina del territorio, si dovrà attendere la composizione definitiva delle giunte e del comitato di settore, e probabilmente della stessa Sisac. Difficile capire cosa sceglierà la controparte tra mantenere o meno un quid in più ai medici di gruppo e che più hanno investito nel potenziare gli studi o ripartire tutti dalla “cintura bianca”.
Ultima questione di sfondo: le regioni in piano di rientro non stanno rispettando il decreto salva precari e di fatto non mettono posti a concorso nemmeno tra i contratti a termine, se non quote minime: in questo modo le liste d’attesa crescono e con esse gli straordinari di medici e infermieri, i compiti impropri e le tensioni sulle competenze reciproche.
Mauro Miserendino – Sabato, 01 Agosto 2015 – Doctor33
Notizia correlata: L’aberrazione del comma 566 della legge di Stabilità 2015
Nota: Legge 23 dicembre 2014 , n. 190
Comma 566. Ferme restando le competenze dei laureati in medicina e chirurgia in materia di atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e terapia, con accordo tra Governo e regioni, previa concertazione con le rappresentanze scientifiche, professionali e sindacali dei profili sanitari interessati, sono definiti i ruoli, le competenze, le relazioni professionali e le responsabilita’ individuali e di equipe su compiti, funzioni e obiettivi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, tecniche della riabilitazione e della prevenzione, anche attraverso percorsi formativi complementari. Dall’attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.