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Pronto per il Consiglio dei Ministri il Dl che sancisce il taglio del Fsn 2015

La misura che dà valenza normativa al taglio di 2.352 milioni euro previsto con l’Intesa Stato-Regioni del 26 febbraio inserita nello schema di Dl recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali all’esame della prossima riunione preparatoria del Consiglio dei Ministri

di Redazione Aboutpharma Online 9 giugno 2015

Sulla rampa di lancio la norma di attuazione dell’intesa sancita in Conferenza Stato-regioni il 26 febbraio 2015 per la riduzione del Fondo sanitario nazionale 2015 per un importo di 2.352 milioni euro.  La misura dovrebbe essere inserita tra quelle contenute nello schema di decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali all’esame della prossima riunione preparatoria del Consiglio dei Ministri.

La misura – contenuta all’articolo recante le “Disposizioni concernenti le Regioni” – non individua le aree di spesa oggetto di riduzione, ma rinvia a successivi provvedimenti normativi l’eventuale introduzione di modifiche legislative che si rendessero necessarie in attuazione della futura intesa Stato-Regioni deputata a stabilire le concrete misure di efficientamento del Ssn.

Nel mirino delle misure urgenti anche la tempestività dei pagamenti dei debiti sanitari, con un articolo in cui si prevede la possibilità di anticipazioni di liquidità in misura non superiore all’80% del valore stabilito nell’ultima ripartizione delle disponibilità finanziarie approvata in sede di Conferenza Stato-Regioni. Stessa misura per le anticipazioni che l’Economia potrà concedere alle Università per il finanziamento della formazione dei medici specialisti in attesa del Dpcm di riparto delle risorse assegnate.

Tra le norme contenute nello schema di Dl dovrebbero figurare anche  misure riguardanti l’attuazione del patto di stabilità interno, l’armonizazione contabile, la ricollocazione del personale delle Provincie, la valorizzazione del patrimonio immobiliare, gli interventi per le aree colpiteda ebenti sismici e alluvioni (Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia) nonché misure per l’attuazione del piano di rientro del debito pregresso del comune di Roma.

Redazione Fedaisf

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