Ieri in Regione Lazio la firma per la procedura di mobilità; il segretario provinciale Cecere: “Ancora una volta duramente colpito il settore dell’informazione scientifica del farmaco”
Redazione 28 maggio 2015 – LATINATODAY
In mobilità 15 informatori scientifici del farmaco alla Pfizer. La firma per la procedura di mobilità ieri in Regione Lazio e a darne notizia è la Femca Cisl.
“Un passo inevitabile secondo quanto dichiarato dall’azienda – commentano dal sindacato -, dovuto alla forte crisi del settore dei vaccini che ha avuto, in questi ultimi anni, una notevole flessione sia a causa di scelte restrittive di carattere economico messe in campo dal Ministero della salute e dalle Asl, sia per la forte denatalità che ha colpito il nostro Paese.
Per queste ragioni Pfizer ha dichiarato l’impossibilità di sostenere ancora l’attuale forza vendita esterna di questo settore, annunciando un ridimensionamento di personale per riuscire a dotarsi una nuova organizzazione più rispondente alla mutata realtà. Da qui l’annuncio di dover ricorrere al licenziamento di alcuni informatori scientifici del farmaco, non essendo state trovate strade alternative, nonostante la formale richiesta in tal senso avanzata dalle Organizzazioni Sindacali che ha, comunque, permesso di ridurre il numero finale degli esuberi da 22 a 15”.
I criteri di scelta dei dipendenti da collocare in mobilità riguardano persone in possesso dei requisiti pensionistici, volontari disposti a lasciare spontaneamente l’azienda dietro incentivo e, solo nel caso non raggiungesse il numero previsto, facendo ricorso ai criteri di legge. Per i volontari sono stati previsti incentivi all’esodo che andranno a coprire fino ad un massimo di 4 anni di stipendio.
Inoltre, come spiegano dalla Femca, è prevista, sempre su base volontaria, la possibilità di aderire al progetto Welfarma, nato qualche anno fa con l’accordo tra sindacato e Farmindustria, che ha il compito di cercare soluzioni di reinserimento lavorativo per chi perde il lavoro.
“Questo accordo dimostra come sia possibile gestire situazioni di crisi complesse quando si concordano insieme le soluzioni dignitose per le persone colpite dai licenziamenti – commenta Roberto Cecere, segretario generale della Femca Cisl Latina -. Va sottolineato come ad essere stati colpiti, ancora una volta, da questa crisi siano stati gli Informatori Scientifici del Farmaco, una categoria che negli ultimi anni ha pagato un prezzo altissimo alla crisi del settore con migliaia di licenziamenti.
Come sindacato, come Femca Cisl, stiamo insistendo da tempo affinchè si affronti questo stillicidio, attraverso interventi istituzionali precisi e mirati, che tutelino questa categoria di lavoratori, indispensabile nel mondo della farmaceutica. Il rischio reale che vediamo, infatti, è che si voglia puntare sempre più verso una figura di ‘venditore di medicinali’, piuttosto che a quella di un professionista preparato che sia di supporto ai medici ed al loro lavoro”.
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