DI LIRIO ABBATE 21 maggio 2014 L’ESPRESSO
Da anni è considerato un personaggio di grande influenza nelle stanze del ministero della Salute. E Beatrice Lorenzin ha appena promosso Romano Marabelli, 60 anni, nominandolo segretario generale del dicastero. Lo ha fatto senza dare attenzione alle rivelazioni de “l’Espresso” , che un mese fa ha pubblicato il nome del dirigente pubblico tra gli indagati nella maxi-inchiesta della procura di Roma sul business dei virus. Negli atti degli inquirenti al ruolo di Marabelli è dedicata molta attenzione: è stato per decenni il numero uno delle questioni veterinarie, dirigendo il dipartimento del ministero. A lui si rivolgeva il vertice dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie, cuore dell’istruttoria, per concludere affari di una certa importanza economica. Secondo i carabinieri del Nas, che hanno condotto l’indagine, nel 2006 a Marabelli sarebbero state pagate somme di denaro per chiudere un contratto per la vendita al governo olandese di un brevetto sui test contro l’epidemia di aviaria.
Quella in cui è coinvolto Marabelli è un’istruttoria che ha messo in luce gravi distorsioni nella gestione delle emergenze sanitarie, a partire dall’allarme per l’epidemia di aviaria. Intercettazioni e sequestri hanno ricostruito un contrabbando internazionale di virus, con il rischio di diffondere epidemie: il tutto per conquistare il ricco mercato dei vaccini. Un intreccio di affari che riguarda soprattutto la tutela degli allevamenti ma che, secondo gli inquirenti, ha esposto anche la popolazione al pericolo di epidemie. La procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati altre trenta persone, fra medici, ricercatori, funzionari del ministero della Salute, dirigenti dell’Istituto profilattico delle Venezie e manager di case farmaceutiche, accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d’asta, abuso d’ufficio e traffico illecito di virus.
Fra gli indagati c’è pure la virologa Ilaria Capua, attuale parlamentare di Scelta Civica, che ha respinto con decisione tutti gli addebiti: «Mai commesso illeciti». Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo sta completando gli atti d’indagine ed è attesa la sua decisione sulla sorte del procedimento: alcuni dei reati contestati risalgono al 2006 e potrebbero essere prossimi alla prescrizione.
Le ipotesi contro Marabelli nascono soprattutto dalle telefonate intercettate. Secondo l’indagine dei carabinieri il contatto con Marabelli lo teneva il direttore generale de