Il ministero della Salute domanda: Nuvola Sanità, il sistema di Fimmg che offre la possibilità di leggere i diversi sofware di gestione dei medici di famiglia, è una spesa inutile, scollegata dai sistemi informativi regionali? Il sindacato dei medici risponde: No, lo abbiamo messo proprio ieri a disposizione del database di una regione, stiamo stabilendo modalità per interfacciarci con i programmi regionali. Replica del ministero: il rischio è di frammentare gli investimenti. Fimmg: così non sarà. Lo scambio di battute tra l’esponente ministeriale Rossana Ugenti e il responsabile del centro studi Fimmg Paolo Misericordia, avvenuto a Milano alla presentazione della 7a Ricerca dell’Osservatorio Ict in sanità, rivela la disperata necessità per la sanità pubblica di sviluppare l’e-health con poche risorse. Che, stando al rapporto della School of Management del Politecnico di Milano, saranno sempre meno, causa spending review: la pensa così il 53% delle direzioni delle Asl interpellate nell’indagine, mentre un 27% è ottimista e un 20 si affida alla capacità delle gare di selezionare i fornitori meno costosi.
Nel 2013 i mmg hanno investito in informatica tre volte più dello stato pur essendo, come sottolinea Misericordia, una categoria non certo nativa digitale: 65 milioni di euro contro gli 800 delle Asl e ospedali, 295 delle regioni, appena 19 del ministero della Salute. «Al di là del fatto che il 68% dei mmg italiani va dai 55 anni in su, almeno due problemi ci hanno spinto a sperimentare un sistema per interfacciare i diversi software (esitato nella creazione recentissima di Nusa, la Fondazione Nuvola Sanità insieme a Federsanità Anci, ndr); il primo è la frammentazione dei programmi gestionali di studio per mmg – quaranta in commercio – e il secondo è la difficoltà per i colleghi di continuità assistenziale ad interfacciarsi con noi, con i loro strumenti prima ancora che con i loro software. Per raggiungere gli obiettivi richiesti dai cittadini, ci stiamo dotando di un “cloud”, un sistema condiviso accessibile via pc web e via mobile destinato a tutta la categoria. Confidiamo che anche le altre banche dati istituzionali ci vengano incontro e i loro programmi si interfaccino con la nostra “nuvola”».
Lo sfogo del ministero è indicativo di un Ssn dove s’immagina il mmg restio a condividere i dati sanitari degli assistiti. Adriano Marcolongo direttore dei servizi sociali e sanitari del FriuliVG invita i medici a superare le barriere di proprietà sui dati dei pazienti. Ma nel comunicato in cui presenta la Fondazione NuSa Fimmg ha già affermato di poter condividere con le aziende sanitarie quella che definisce “la più grande rete sanitaria nazionale”.
Mauro Miserendino
Venerdì, 09 Maggio 2014 –