(IRIS PRESS) – ROMA, 21 NOV – “Ancora una volta stiamo assistendo ad un violento attacco contro l’uso dei farmaci equivalenti. In questo caso si sta contestando l’obbligo per il medico di prescrivere il principio attivo del farmaco.
Da tempo Federconsumatori denuncia la campagna di disinformazione delle lobbies del farmaco e ritiene necessario che il Ministro elabori un’efficace campagna di informazione per la diffusione dei farmaci generici. Infatti studi e indagini confermano che la conoscenza e l’uso di tali medicinali da parte dei cittadini risulta fortemente condizionata dalle resistenze di medici e case farmaceutiche e dalla carenza di notizie al riguardo”.
E’ quanto si legge in un comunicato di Federconsumatori.
“E’ importante sottolineare che gli equivalenti non sono farmaci di serie B, anche perché, a parità di efficacia e sicurezza, consentono di ridurre la spesa farmaceutica, sia per il Servizio Sanitario Nazionale che per il cittadino. Chiediamo quindi al governo di confermare l’impegno per incrementarne la produzione e facilitarne la fruizione. In Italia l’utilizzo dei farmaci generici raggiunge appena il 15%: una percentuale molto bassa, soprattutto se paragonata alla media europea, che supera il 50%” prosegue l’associazione.
“I cittadini hanno il diritto di sapere che: i farmaci equivalenti o generici possono essere immessi in commercio quando scade il brevetto del farmaco originale. L’equivalente deve avere stessa qualità e stessa quantità di principio attivo del farmaco originatore, uguale formula farmaceutica e stessa bioequivalenza” spiega Federconsumatori.
“I farmaci equivalenti non sono interscambiabili e non vanno cambiati frequentemente per consentire il controllo degli effetti (in particolare per i pazienti trapiantati). L’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Ministero della salute, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e l’Istituto Superiore di Sanità hanno la responsabilità delle certificazioni e delle autorizzazioni. Anche per i generici è obbligatoria la prescrizione del medico” conclude il comunicato.
N.d.R.: a proposito di disinformazione occorre precisare che anche a parità di efficacia e sicurezza, non consentono affatto di ridurre la spesa farmaceutica per il SSN essendo da tempo in vigore il prezzo di riferimento per ogni dato farmaco (sia esso generico o di marca). Nel momento poi che si afferma che i farmaci equivalenti non sono interscambiabili e non vanno cambiati frequentemente si afferma che non sono uguali. l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e l’Istituto Superiore di