È quanto accertato in soli 18 mesi tra gli anni 2006-08
Aggirato accordo Ares-Federfarma. Dodici denunciati
BARI – Ammonta, secondo la guardia di finanza, a quasi 10 milioni di euro il danno erariale provocato alle casse della Regione Puglia in un solo anno e mezzo dalla mancata applicazione di un accordo che era stato siglato nel 2005 tra Agenzia regionale per la sanità e Federfarma.
È quanto scoperto da controlli della guardia di finanza che hanno denunciato alla Corte dei conti 12 persone. L’indagine ha preso in esame il periodo compreso tra giugno 2006 e dicembre 2008. L’accordo non applicato, nelle intenzioni della giunta regionale che all’epoca lo ha ratificato (giunta di centrodestra guidata da Raffaele Fitto), avrebbe dovuto consentire un notevole abbattimento della spesa farmaceutica convenzionata, usufruendo di sconti che potevano arrivare anche al 50%.
L’accordo che era stato stipulato tra Ares e Federfarma nel 2005 recepiva un nuovo metodo di distribuzione dei farmaci introdotto con la legge 405/2001. Prevedeva che l’ex Asl di Bari acquistasse i medicinali specificati nell’accordo, per lo più di categoria Pht (alcuni emoderivati e farmaci di continuità assistenziale) usufruendo degli sconti riservati al Ssn che, in taluni casi, potevano raggiungere anche il 50%. Le confezioni di medicinali dovevano poi essere depositate nei magazzini dei distributori per la successiva consegna alle singole farmacie convenzionate. Queste ultime dovevano provvedere alla dispensazione dietro riconoscimento di un compenso pari al 9%. Ai grossisti, invece, la Regione riconosceva il 3%. La Guardia di finanza ha accertato che in qualche caso non c’è stato acquisto dei farmaci, in altri un iter di approvvigionamento e distribuzione non conforme all’accordo.
In particolare, nella rete di reperibilità del farmaco