11 Giugno 2012 – 09:26
(ASCA) – Roma, 11 giu – Rotture di stock di farmaci per colpa delle esportazioni parallele? La risposta si chiama distribuzione diretta. Fa scuola la Toscana – fa notare oggi Farmacista33 – dove da circa 15 giorni un antiepilettico a base di pregabalin arriva alle farmacie soltanto attraverso la Dpc. E’ la soluzione che Federfarma regionale, impresa produttrice (Pfizer) e Regione hanno concertato dopo i sempre piu’ frequenti casi di irreperibilita’ fatti registrare da questo farmaco. ”Qui da noi – spiega il presidente dei titolari toscani, Marco Nocentini Mungai [nella foto] – questo prodotto rientrava gia’ nell’elenco allargato delle specialita’ sottoposte a doppio canale. Cosi’, quando le carenze hanno cominciato a minacciare l’efficienza del servizio, e’ stato facile trovare l’intesa con Regione e produttore”. ”I fenomeni di accaparramento da esportazione parallela sono insopportabili perche’ danneggiano i cittadini”, rincara Loredano Giorni, direttore del Servizio farmaceutico territoriale ”quindi manterremo questo regime di distribuzione finche’ servira’ e, nel caso, lo applicheremo ogni volta che si rendera’ necessario”.
Chi invece mostra disagio per la novita’ toscana sono i distributori intermedi. Gia’ preoccupati dal sempre piu’ frequente ricorso al direct-to-pharmacy di diversi produttori (che cosi’ ”occupano” gli scaffali delle farmacie e blindano le proprie quote di mercato), i grossisti temono che l’idea possa essere estesa anche ad altri farmaci sotto rottura o, peggio ancora, esportata in altre Regioni. Se ne riparlera’ forse in un incontro tra tutti gli attori, ma intanto – sottolinea la pubblicazione on line dei titolari di farmacie – viene da chiedersi che ne e’ stato di quel protocollo d’intesa firmato un anno fa da tutte le sigle della filiera (Farmindustria, Federfarma, Adf, Federfarma Servizi, Fofi, Assofarm): si prometteva l’istituzione di una rete di monitoraggio per individuare ed eliminare rotture di stock, non se n’e’ fatto piu’ niente. E nel frattempo gli episodi di irreperibilita’ sono cresciuti di frequenza e intensita’.
”Ormai si susseguono a singhiozzo – conferma Nocentini – non sono tollerabili e siamo pronti a discutere con la Regione se servissero altri interventi”. ”All’Agenzia del farmaco ho gia’ fatto presente il problema e tornero’ a riproporlo”, conclude Giorni, che siede nel comitato prezzi dell’Aifa, ”se fossero percorribili si potrebbero anche prendere misure coattive per fermare il fenomeno delle esportazioni parallele”.