Calano anche trial e spesa in farmacia, bene per Stato ma male per industrie
Farmindustria preoccupata per il segno ‘meno’ che, nel primo quadrimestre 2012, si osserva davanti alle cifre relative al bilancio della produzione (-6%), della spesa per medicinali in farmacia (-6%) e degli studi clinici che, fra il 2009 e il 2010, sono calati di ben il 13%, e nel biennio precedente erano già diminuiti del 10%.
Le cifre sono state rese note in occasione di una conferenza stampa organizzata a Roma dall’Associazione italiana delle industrie farmaceutiche per chiedere una deroga all’entrata in vigore il 30 giugno prossimo delle norme della manovra di luglio 2011, per le quali le aziende dovranno ripianare per il 35% l’eventuale sforamento della spesa ospedaliera per farmaci.
"Nei primi quattro mesi dell’anno – ha sottolineato il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi – per la prima volta abbiamo assistito a un calo di circa il 6% della produzione e della spesa per medicinali in farmacia, un bene per lo Stato, ma un male per le industrie. Industrie alle quali si chiede di contribuire nuovamente con circa un miliardo di euro, oltre agli 11 miliardi che negli ultimi cinque anni abbiamo già pagato a seguito di provvedimento dettati dalle esigenze di finanza pubblica.
Cosa si vuole di più da noi?". Meno ricerca, meno produzione, meno ricavi, perdita di 10 mila posti di lavoro negli ultimi cinque anni: il settore quest’anno inizia dunque a risentire davvero della crisi, "e se non si farà nulla contro l’entrata in vigore dei dettami della legge 111/2011, rimandando a ottobre il dialogo necessario per rimodularla – assicura Scaccabarozzi – la situazione diverrà davvero insostenibile. Risultato: le aziende se ne andranno dall’Italia.
Oggi gli investimenti proseguono perché a reggere tutto c’è la qualità garantita dal nostro Paese. Ma quanto impiegheranno quelli emergenti ad eguagliarci? Siamo davvero a un punto di non ritorno".