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200mila molecole italiane da testare

Angelini, Dompé, l’Istituto Europeo di Oncologia, l’Istituto Italiano di Tecnologia, Recordati e Rottapharm|Madaus hanno sottoscritto un accordo per la creazione di una collezione chimica centralizzata, con l’obiettivo di individuare nuove molecole biologicamente attive per lo sviluppo di nuovi farmaci.

Il progetto della Collezione di composti chimici centralizzata nasce nell’ambito dell’iniziativa Italian Drug Discovery Network (IDDN), voluta dalle aziende e dagli istituti di ricerca partecipanti per favorire una più proficua interazione tra realtà private e pubbliche operanti nel settore farmaceutico e della ricerca scientifica. L’intento è quello di unire capacità, conoscenze e risorse di ciascun promotore dell’IDDN e dare nuovo impulso all’innovazione nella cura delle patologie umane.

La Collezione di composti chimici centralizzata è costituita da circa 200.000 molecole di elevata qualità, selezionate congiuntamente dai partecipanti all’IDDN. Le molecole saranno poi utilizzate nell’ambito di test biologici finalizzati alla creazione di nuovi farmaci.

Ciascuno dei promotori dell’iniziativa ha contribuito al progetto con le proprie eccellenze e competenze considerando gli importanti benefici che ne possono derivare per dare slancio e competitività alla ricerca farmaceutica italiana nel prossimo futuro. Infatti, la scoperta di nuovi farmaci si basa sulla possibilità di effettuare lo screening del maggior numero possibile di molecole al fine di determinarne, tra l’altro, le rispettive caratteristiche e potenzialità terapeutiche.

Il progetto mette quindi a disposizione delle aziende e dei laboratori pubblici coinvolti una vasta e preziosa risorsa, alla quale ciascuno di essi – per dimensioni, specializzazione e costi, non avrebbe potuto accedere singolarmente.

Tra i possibili sviluppi futuri, i promotori dell’IDDN intendono organizzare attività comuni di tipo scientifico, informativo e formativo, nonché ampliare le attività di ricerca condivise affinché anche realtà di rilievo come l’Unione Europea possano sostenere il progetto.

La Collezione di composti chimici centralizzata rappresenta un interessante esempio di open innovation (cioè la messa in comune, da parte delle imprese, di idee, conoscenze e risorse nelle aree pre-competitive per migliorare la sostenibilità e promuovere l’innovazione) e conferma la capacità dell’Italia nell’organizzare, avviare e gestire originali progetti competitivi.

Grazie alla condivisione di differenti know-how e alla possibilità di “fare sistema” i sette partner  Angelini dell’iniziativa sono convinti di amplificare le loro rispettive potenzialità, quindi di rafforzare l’efficacia del loro operato, a vantaggio del nostro Paese e di proporre a tutta la comunità internazionale un originale modello di collaborazione.

 

fonte: www.pharmastar 02/04/2012

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