Il Gruppo chimico farmaceutico tedesco Merck KGaA ha reso noto di aver intrapreso la messa a punto di un piano di riorganizzazione che ha come obiettivo principale la riduzione dei costi. Tale piano, secondo quanto ha affermato in un comunicato l’amministratore delegato Karl-Ludwig Kleym avrà un impatto sui livelli occupazionali e interesserà tutti i Paesi in cui è presente l’azienda e ogni area di business. Attualmente la società dà lavoro a circa 40mila persone distribuite in 60 Paesi.
Per ora l’azienda non ha fornito alcun dato numerico, limitandosi a sottolineare che nei prossimi due anni Merck KGaA dovrà affrontare sfide di grande portata e vedrà aumentare la competizione sui suoi farmaci. L’azienda, sempre sulla base delle dichiarazioni del CEO, ha già una visione di quanto dovrà essere fatto ma intende confrontarsi con le parti sindacali di ciascun Paese interessato per mettere a punto soluzioni pragmatiche e condivise.
L’azienda ha anche cambiato il suo assetto organizzativo e ai vertici è arrivato un nuovo responsabile del finance, Matthias Zachert, mentre Merck KGaA ha strappato alla rivale americana Merck and Co. un manager di provata esperienza, Stefan Oschmann, che adesso guiderà la divisione farmaceutica.
Questa decisione riflette almeno in parte il problema che si è creato con lo stop allo sviluppo di cladribina, un nuovo antisclerosi multipla attivo per via orale e sul quale l’azienda riponeva molte speranze. Il farmaco è stato bocciato da Ema e Fda per timori sulla sua sicurezza.
D’altra parte, uno dei farmaci leader dell’azienda che rappresenta anche dei prodotti maggiormente impiegati per la terapia della sclerosi multipla, Rebif, adesso deve affrontare la competizione di fingolimod, nuovo anti sclerosi multipla di Novartis attivo per via orale. Senza contare l’imminente arrivo di altri nuovi anti sclerosi multipla che Biogen, Sanofi e Teva stanno sviluppando (BG-12, teriflunomide e laquinimod) e che tra 1 -2 anni potrebbero già entrare in commercio nei primi Paesi. Infine, tra un paio di anni ci potrebbe essere la possibile genericazione di Glatiramer acetato che renderebbe questo settore ancora più soggetto a competizione.
Per quanto concerne gli altri farmaci, a breve non si intravedono grandi novità. Anche l’utilizzo di cetuximab nel tumore al polmone, già bocciato dall’Ema nel 2009, secondo gli analisti ha solo il 50% di probabilità di essere approvato. La pipeline di Serono, che Merck KGaA comprò nel 2007 per 18,5 miliardi di dollari ha deluso le aspettative, lasciando all’azienda tedesca i costi di struttura.
Inoltre, l’azienda è ancora troppo dipendente dai risultati in Europa, area dalla quale provengono il 44% delle vendite del settore farmaceutico di Merck KGaA. Il punto è che oramai nel Vecchio continente per le aziende farmaceutiche crescere è diventato molto difficile, vista la fortissima spinta delle varie autorità regolatorie al contenimento dei costi.
Ai problemi sui farmaci si sono aggiunti anche quelli della divisione consumer electronics, specializzata nella produzione dei cristalli liquidi per gli schermi TV e PC, la cui domanda è in calo visto lo stato di quasi recessione dell’economia mondiale. Forse le prossime Olimpiadi potranno un po’ risollevare lo stato di salute del settore, visto che in queste occasioni la gente di solito compra più televisori.
Merck KGaA è un’azienda chimica e farmaceutica con sede legale in Germania. Fondata nel 1668 a Darmstadt, è una delle più antiche aziende chimico-farmaceutiche tuttora operanti. Privata fino al 1995, la Merck KGaA è oggi un’azienda pubblica, sebbene la famiglia
465 2 minuti di lettura