Ieri a Basilea è stato sottoscritto il piano sociale del gruppo farmaceutico svizzero Novartis, destinato ad attenuare gli effetti della cancellazione di 670 posti di lavoro. Il sindacato Unia si dice in linea di massima soddisfatto, ma chiede di ridurre il più possibile i licenziamenti e solleva alcune critiche.
In una nota, Unia osserva che il nuovo piano ha integrato molti punti di quello del 2008. Solo la fascia di età compresa tra i 55 e i 58 anni si trova in una posizione peggiore rispetto alle misure prese in precedenza, dato che per questi dipendenti non è più prevista la protezione dal licenziamento.
Inoltre, Unia considera troppo esiguo il contributoponte concesso fino al pensionamento. Sarà possibile andare in quiescenza anticipata dai 58 anni e chi sceglie questa soluzione già a 55 anni ottiene tale aiuto finanziario.
La maggior parte del taglio occupazionale dovrebbe essere assorbita da trasferimenti interni e prepensionamenti. Unia si attende da 200 a 250 licenziamenti a Basilea.
Il sindacato rammenta che, contrariamente ai primi annunci del colosso renano e grazie alla resistenza mostrata, l’unità di Nyon non sarà chiusa. Sono stati così salvati 320 impieghi.
23 febbraio 2012 – Pharma Kronos