L’ industria della medicina – che non è solo quella farmaceutica, ma anche quella diagnostica, dei dispositivi medici, della dietetica, della medicina alternativa – sembra dettare indirizzi e regole anziché essere attenta alle vere necessità del Servizio sanitario nazionale, un bene prezioso da non indebolire o addirittura perdere. Si inventano le malattie, si abbassano i parametri di normalità, si medicalizza tutto per poter vendere spesso le cose più inutili. Sembra trovare ostacoli il percorso che dovrebbe portare la medicina sul terreno dell’ evidenza, ovvero delle prove scientifiche. La velocità con cui aumentano le conoscenze richiede, da un lato, che si resista alla tentazione di ritenere che tutto sia ormai risolto, e dall’ altro necessita di nuove modalità di comunicare le informazioni che derivano dalla ricerca a chi deve applicarle. I medici ospedalieri e i medici di medicina generale devono avere più tempo per la formazione continua e per creare continuità fra ospedale e territorio. Le società scientifiche devono essere indipendenti per poter dare indicazioni non inquinate da conflitti di interesse. Accademia, attività regolatorie, Asl devono sintonizzarsi su un obiettivo comune, quello di un Servizio sanitario che sia prevalentemente pubblico, senza intramoenia o assicurazioni supplementari che creano discriminazioni. La medicina deve recepire le aspettative dei pazienti che giustamente rivendicano il diritto alla salute, ma che non devono dimenticare che accanto ai diritti vi sono doveri, a partire dal praticare quelle "buone" abitudini di vita che consentono di non diventare un "parassita" della comunità. La medicina basata sulla prevenzione e sull’ evidenza è fondamentale per mantenere la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale che deve sempre avere come punto di riferimento la centralità del paziente. Non a caso la discussione proprio di questi temi, in occasione di un simposio con i più autorevoli esperti internazionali, a Milano il 13 settembre, è stata scelta per celebrare il 50° anniversario della fondazione dell’ Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.
Garattini Silvio Direttore Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano
Pagina 51 (11 settembre 2011)