Sarà la Manovra 2011 a liberalizzare la fascia C? Secondo un articolo pubblicato ieri dal Sole 24 Ore è una delle ipotesi sulle quali si starebbero interrogando governo e maggioranza in vista della presentazione del decreto alle parti sociali, prevista domani o dopodomani. Basterebbe già questo a far tremare i polsi ai titolari di farmacia, ma dalle anticipazioni della Manovra arrivano anche altri motivi di preoccupazione. Tra le proposte sul tavolo del ministro Tremonti, infatti, ci sarebbe anche un pacchetto di tagli alla spesa farmaceutica, sia quella ospedaliera – che quest’anno dovrebbe sfondare di 2,4 miliardi di euro – sia quella territoriale, che invece rispetta disciplinatamente il tetto di riferimento. Per quest’ultima, in particolare, i "forse" riguardano l’organizzazione di gare nelle Asl per l’acquisto dei farmaci e nuove misure per incentivare il consumo dei generici. Sulla prima ipotesi, è scontato pensare che si voglia estendere a livello nazionale quanto la Toscana sta già facendo a livello regionale sui dispositivi: gare d’asta al prezzo più basso con cui ammettere alla rimborsabilità non più di due o tre farmaci per principio attivo o categoria terapeutica. Per quanto concerne i generici, invece, le voci di corridoio ipotizzano interventi normativi per dare chiarezza e omogeneità alla sostituzione in farmacia (eventualità che non troverebbe contraria Federfarma, almeno in linea di principio) e magari provvedimenti più stringenti nei confronti dei prescrittori. Tutte ipotesi comunque, sulle quali dovrebbe essere fatta chiarezza nel giro di un paio di giorni. Sempre che non ci si trovi davanti al classico "ballon d’essai", un vecchio espediente della politica nostrana per "pilotare" in anticipo reazioni e controproposte.
Zocchi: mistificazione parlare di deregulation della fascia C
«È ora che Federfarma lanci una campagna d’informazione diretta al grande pubblico per spiegare che cosa accadrebbe realmente se si liberalizzassero i farmaci di fascia C». Tra i primi a commentare le anticipazioni del Sole 24 Ore sulla Manovra 2011 c’è Luigi Zocchi, presidente di Federfarma Varese. La geografia ha la sua rilevanza perché nella città lombarda risiede il senatore del Pdl Antonio Tomassini, presidente della Commissione igiene e sanità di Palazzo Madama nonché co-firmatario del ddl che mira a ridimensionare la riforma Bersani del 2006. Ne emerge l’immagine di una maggioranza in apparente stato confusionale, che da un lato vorrebbe togliere i farmacisti da parafarmacie ed esercizi di vicinato e dall’altro valuta un ampliamento delle lenzuolate del 2006.
Presidente Zocchi, ha letto i giornali? Il centrodestra vuole liberalizzare la Fascia C?
Certamente stiamo vivendo un momento politico incerto e delicato, ma ho l’impressione che l’articolo si spingesse un po’ troppo in là con le previsioni. In ogni caso, il problema è un altro.