Emergenze e fatti di cronaca più recenti avevano distolto l’attenzione dal tema, ma le difficoltà di reperimento di alcuni farmaci nel circuito distributivo continua a rappresentare un problema per molte farmacie. Tanto che la prossima settimana Federfarma e Farmindustria si incontreranno per apporre ufficialmente la firma a un protocollo d’intesa che in questi giorni è alle "limature" finali ma sul quale c’è già l’assenso politico di entrambe le sigle. In sostanza, il documento prevede l’istituzione di una rete di monitoraggio che servirà a individuare celermente i momenti di crisi logistica, analizzarne le cause e mettere in campo i rimedi. La speranza, ovviamente, è che il protocollo riporti un po’ di serenità nella filiera dopo le scintille dei mesi scorsi, quando alcune Federfarma regionali denunciarono pubblicamente ripetute penurie nei rifornimenti e accusarono i produttori di contingentamento allo scopo di scoraggiare le esportazioni parallele. Un fenomeno, quest’ultimo, che continua a crescere (per le differenze di prezzo esistenti tra il nostro paese e i suoi vicini europei su parecchi farmaci rimborsati) e che Federfarma segue con una certa apprensione. Anche perché pare allargarsi il numero delle farmacie coinvolte. Nelle settimane scorse parecchi titolari della Calabria sono stati contattati per posta da una società di intermediazione che si offriva di acquistare farmaci da destinare all’esportazione parallela, ed echi di iniziative analoghe arrivano anche dalla Campania. Giusto sottolineare che si tratta di operazioni assolutamente legittime, ma l’interesse del sindacato è quello di evitare effetti negativi sull’efficienza della filiera e sui rapporti tra i suoi attori. Soprattutto in questo delicato momento.
Farmacista33 – 29 aprile 2011