(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 06 apr – I sindacati dei chimici Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil esprimono forte preoccupazione per le conseguenze del provvedimento del Governo sulla riduzione di prezzo, fino al 40%, dei farmaci generici. La notizia, spiegano in una nota, "e’ positiva se osservata solamente dal versante del bilancio dello Stato, ma temiamo l’effetto negativo che questo provvedimento potrebbe avere sul sistema industriale del settore, che gia’ da alcuni anni e’ in una fase di forte riorganizzazione che ha gia’ generato quasi 10.000 licenziamenti". I sindacati aggiungono che il settore farmaceutico e’ pesantemente penalizzato dall’assenza, a tutti i livelli istituzionali, di una strategia di politica industriale. L’Italia, di questo passo,si ridurra’ a essere un Paese deposito di farmaci la cui ricerca e produzione sara’ fatta altrove. Le sigle ricordano infine che hanno chiesto piu’ volte la riconvocazione del tavolo nazionale del settore farmaceutico "ma il Governo e’ latitante e sottovaluta l’importanza delle questioni. Chiediamo a Farmindustria, titolare insieme a noi di quel tavolo, di fare la sua parte per difendere l’industria e di insistere nell’azione svolta fino ad oggi pretendendo dal Governo una seria politica industriale per il settore".