Nel 2010 è boom della spesa farmaceutica ospedaliera. Secondo i dati di monitoraggio della spesa analizzati dall’Agenzia italiana del farmaco nel periodo tra gennaio-novembre 2010 c’é stato uno sforamento del tetto, fissato al 2,4%, di ben 1,6 miliardi di euro. A confermare il trend, già emerso nei precedenti report dell’Agenzia, è stato questa mattina Pierluigi Russo, esperto di strategie e politiche del farmaco dell’Aifa, intervenendo a un incontro sulla valutazione economica dei programmi sanitari. Il rischio conseguente, ha aggiunto in proposito Giovanni Monchiero [nella foto], presidente della Fiaso, è che non essendoci un meccanismo di ripiano questo eccesso di deficit ricada alla fine sulle spalle delle aziende. In ogni caso «uno sforamento di queste dimensioni può indicare che l’asticella del tetto è stata posta a un livello troppo elevato», evidenzia Monchiero, aggiungendo che «è chiaro che se l’Aifa riconosce l’utilizzo di nuovi farmaci diventa difficile per le singole strutture non utilizzarli». Il problema però, precisa il presidente della Fiaso, a questo punto diventa un altro: «o si trovano nuovi soldi, o si riduce il prontuario e si tagliano farmaci, non ci sono altre soluzioni. O reperiamo risorse o bisogna contenere le capacità di innovazione dell’industria, che sono utilissime ma che in questo momento non possiamo permetterci».
Farmacista33 – 10 marzo 2011