IMPRESE: TROPPO TESTOSTERONE FA RIFIUTARE A CEO BUONI AFFARI AMMINISTRATORI RIFIUTANO PIU’ SPESSO FUSIONI E ACQUISIZIONI
– ROMA, 8 SET – Troppo testosterone puo’ far male agli affari. Secondo una ricerca dell’universita’ della British Columbia, pubblicata sulla rivista ‘Management Science’, i giovani amministratori delegati maschi, che hanno dunque piu’ testosterone dei loro colleghi anziani, sono quelli anche piu’ propensi a litigare o resistere ad una fusione o acquisizione di altre aziende, anche quando cio’ puo’ essere conveniente. ”Il testosterone – spiega Maurice Levi, uno dei ricercatori che hanno analizzato 350 tra fusioni e acquisizioni negli Usa tra il 1997 e 2007 – e’ un ormone associato alla ricerca del dominio maschile in situazioni competitive, e puo’ essere un fattore negativo nel dover prendere decisioni di grande interesse. Abbiamo riscontrato infatti un forte legame tra amministratori delegati (ad) maschi giovani e tasso di ritrattazione da fusioni e acquisizioni iniziate. I giovani ad con livelli piu’ alti di testosterone tendono a rigettare le offerte anche quando cio’ va contro il loro interesse”. Queste persone sono il 20% piu’ propense a ritrattare una fusione o offerta di acquisizione dei colleghi piu’ anziani, e il 4% piu’ propensi a ‘flettere i loro muscoli manageriali’ e provare ad acquisire altre compagnie. Allo stesso modo, quando le aziende gestite da un amministratore giovane sono il bersaglio di una fusione o acquisizione, c’e’ il 2% in piu’ di possibilita’ che questi resistano, spingendo l’offerente a portare avanti una scalata ostile e scavalcando cosi’ la leadership della compagnia.
Le News di Ansa Salute – 08/09/2010