Giulio Tremonti, ministro dell’Economia
Con il sì della Camera la manovra è legge e le conseguenze per il mondo della farmaceutica non sono poche. Dai margini di distribuzione alle ricette online, ecco i principali provvedimenti.
Alla fine la manovra è diventata legge, dopo il Senato, infatti, anche la Camera ha dato il via libera e le ricadute per il mondo della farmaceutica non sono poche. Eccole in sintesi. Uno degli aspetti più dibattuti è quello dei margini di distribuzione. Al termine di accese discussioni si è previsto che i tagli ricadano non solo su farmacisti e grossisti ma anche sulle industrie del farmaco. Lo stabilisce l’articolo 11 in base al quale a decorrere dall’entrata in vigore della manovra la quota minima spettante per i farmaci di classe A scende dal 6,65% al 3% per i grossisti, mentre aumenta dal 26,7% al 30,35% per i farmacisti, come già previsto nel testo approvato dal Consiglio dei Ministri. A cambiare sarà la distribuzione della quota trattenuta dal Servizio sanitario nazionale, pari al 3,65%, che sarà a carico dei farmacisti per l’1,82% sul prezzo di vendita al pubblico al netto dell"Iva e a carico delle industrie del farmaco per l’1,83%. Lo stesso articolo 11 stabilisce una revisione dei criteri di remunerazione della spesa farmaceutica da discutere in un tavolo che coinvolga tutti gli attori della filiera farmaceutica. Con l’obiettivo di mettere a disposizione delle Regioni strumenti di programmazione e controllo, l’Aifa dovrà predisporre tabelle di raffronto tra la spesa farmaceutica territoriale delle varie Regioni suddivise per categorie terapeutiche equivalenti, al fine di individuare i maggiori risparmi realizzabili grazie al maggior impiego di farmaci generici o a prezzo minore. Sempre l’Agenzia italiana del farmaco dovrà individuare una lista di medicinali che verranno spostati dalla distribuzione ospedaliera a quella territoriale, per un totale di spesa di 600 milioni di euro. Importanti le novità sul fronte dei farmaci generici a cominciare dal prezzo medio europeo. A partire dal 2011 i prezzi massimi di rimborso saranno stabiliti dall’Aifa sulla base di una ricognizione sui prezzi medi europei e in misura idonea a realizzare un risparmio di spesa non inferiore a 600 milioni di euro annui che resteranno nelle disponibilità regionali. Prevista, inoltre, una riduzione del 12.5% sul prezzo al pubblico dei generici-equivalenti fino al 31 dicembre 2010. Un ultimo aspetto che riguarda molto da vicino i farmacisti è quello delle ricette online. Il testo prevede un’accelerazione del processo di informatizzazione delle ricette per consentire risparmi, specificando che l’invio telematico delle ricette sostituirà a tutti gli effetti la prescrizione medica in formato cartaceo.
Marco Malagutti – Farmacista33 – 30 luglio 2010 – Anno 6, Numero 141