L’Università di Roma Tor Vergata ha istituito un nuovo corso di laurea in Farmacia che inizierà con l’a.a. 2008-2009. Ci si può chiedere quale sia la necessità di un ulteriore corso per una disciplina storica dell’Università italiana. Il corso si propone di rispondere a due esigenze che si presentano oggi ai giovani che intendono dedicarsi allo sviluppo e alla distribuzione dei farmaci in un mondo più aperto e competitivo: comprendere meglio le esigenze delle persone che si rivolgono al farmacista e saper affrontare problemi scientifici emergenti e nuove dinamiche commerciali. Quindi da un lato è necessario ampliare le conoscenze del futuro farmacista – per esempio in campo alimentare, cosmetico, sanitario – verso una popolazione molto più eterogenea che in passato, anche per i grandi flussi migratori e bombardata da informazioni discordanti e spesso non disinteressate; dall’altro prepararlo ai nuovi scenari economici e normativi legati all’appartenenza alla Ue, dove si sta affermando una politica del farmaco omogenea, con nuove regole e garanzie. Per questo gli insegnamenti saranno tutti svolti in inglese e si avvarranno della stretta collaborazione della School of pharmacy dell’Università di Nottingham, da anni classificata tra le migliori facoltà di Farmacia d’Europa. Così docenti inglesi svolgeranno parte dei corsi a Tor Vergata, mentre gli studenti potranno trascorrere periodi di stage e tirocinio nei laboratori dell’Università di Nottingham. Una stretta connessione col mondo produttivo è assicurata dalla collaborazione con Alliance Booth, una delle maggiori imprese mondiali di distribuzione di farmaci, che ha deciso di sostenere, anche economicamente, l’iniziativa sia dal punto di vista scientifico promuovendo stage, che per la ricerca in campi attuali e delicati, come il problema dei farmaci contraffatti distribuiti sul web o provenienti dai Paesi dove i controlli sono ridotti. Altro spunto di ricerca sul quale saranno impegnate entrambe le Università con i loro corsi di Farmacia, sempre su sollecitazione di Alliance Booth, è l’effetto dei cambiamenti climatici sulla salute, in particolare quello dell’aumento delle temperature e dell’irradiazione solare. Il corso prevede, oltre al classico indirizzo verso la professione di farmacista, anche un nuovo indirizzo "regolatorio" rivolto alla formazione di esperti nella preparazione di dossier per l’introduzione e/o validazione di nuovi farmaci, e per problemi inerenti la farmacovigilanza e la farmacoeconomia. Oggi infatti l’introduzione di nuovi farmaci nel mercato è soggetta al controllo di enti sovranazionali al cui funzionamento sono chiamati a partecipare funzionari ed esperti di tutti i singoli Paesi. È pertanto indispensabile formare una cultura comune, a cominciare dall’Università, che possa consentire una più rapida convergenza delle normative nazionali, per garantire farmaci sicuri e a prezzi equi. Per l’Europa unita è anche essenziale confrontarsi efficacemente con le grandi agenzie internazionali come la Fda statunitense e con le emergenti realtà industriali dell’Asia e del Sud America. Il corso di Farmacia di Tor Vergata prevede un massimo di 80 studenti per anno, selezionati in ambito internazionale, con l’intento di formare classi di laureati in grado di armonizzare regole e comportamenti non solo nella Ue, ma anche dei Paesi vicini, sia a Est che nella sponda Sud del Mediterraneo. Si tratta dunque di un nuovo corso di laurea per una professione che si rinnova continuamente, nella quale oggi ai tradizionali insegnamenti si devono affiancare più significative nozioni di igiene, patologia, diritto ed economia. Alessandro Finazzi Agrò Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Il Sole 24 Ore Sanita’ del 03/09/2008 N. 34 2-8 SETTEMBRE 2008 p. 18
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