STUDI NO PROFIT Cure pediatriche, tecniche anestesiologiche, ottimizzazione delle terapie oncologiche, dolore neuropatico, terapia intensiva, dialisi, strategie antirigetto, glaucoma per l’area A. Gravidanza, radiofarmaci, anticoagulanti orali, epatiti da farmaci, polipatologie degli anziani, ipotiroidismo, interazioni tra farmaci per l’area B. È su questi temi che la palestra della ricerca indipendente Aifa sui farmaci si prepara a riaprire i battenti a partire dal 10 settembre prossimo: da quella data e fino al 6 ottobre potranno essere presentate sul portale telematico dell’Agenzia italiana dei farmaci le lettere d’intenti redatte dai responsabili scientifici dei progetti che aspirano al finanziamento. In gioco la quota di finanziamenti a valere sul fondo creato dalla legge 32W2003, finanziato con un contributo pari al 5% delle spese promozionali dichiarate dalle aziende farmaceutiche al netto delle spese per il personale addetto. Difficile al momento stabilire l’importo (le edizioni precedenti avevano potuto contare su fondi complessivi pari a circa 30 milioni di euro): nel bando 2008 – approvato dal Cda dell’Agenzia in agosto – è infatti scomparsa l’area delle malattie rare, che dovrebbe essere affidata a un bando nazionale unificato, gestito da una commissione ristretta (2 rappresentanti Aifa; 2 della commissione ricerca, uno di nomina ministeriale e uno di nomina regionale) presieduta dal nuovo Dg dell’Agenzia, Guido Rasi. Nell’intento – dichiarato dal sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio – di riunificare sotto un timone unico attività di ricerca e risorse disponibili, determinando presumibilmente anche un maggior coinvolgimento nelle operazioni dell’Istituto superiore di Sanità, il cui presidente Enrico Carati – è stato nel frattempo nominato vicepresidente della commissione Ricerca dell’Aifa nell’ultima seduta utile della medesima. Per il bando Aifa 2008 restano dunque in pista due sole aree di indagine: la prima punta al confronto tra strategie terapeutiche relative a patologie ad alto impatto per la salute pubblica e il Ssn; la seconda punta ad approfondire sicurezza e appropriatezza delle cure. Entrambe concentrano l’attenzione su popolazioni abitualmente poco coinvolte nelle sperimentazioni cliniche (bambini, donne in gravidanza, anziani), sulla valutazione comparativa del profilo beneficio-rischio dei medicinali (inclusi i confronti tra strategie farmacologiche e non farmacologiche) e sulla valutazione di interventi informativi e formativi. Il bando si rivolge come di consueto a tutti i ricercatori impegnati nelle strutture pubbliche e non profit: ciascuno potrà presentare come responsabile scientifico una sola lettera d’intenti: saranno esclusi quanti abbiano già ottenuto finanziamenti nei bandi 2006 e 2007; i ricercatori che hanno avuto un progetto finanziato col bando 2005 potranno presentare una lettera d’intenti solo se hanno arruolato più del 50% dei pazienti previsti al momento della domanda; non bocciati a priori i progetti sovrapponibili a quelli già approvati nei precedenti bandi. Prevista anche nel bando 2008 la possibilità di cofinanziamento da parte di aziende o enti pubblici o privati disponibili a fornire i farmaci utilizzati per la sperimentazione (farmaci Ssn per somministrazoni "’in cieco"; indicazioni diverse da quelle utilizzate), ma il cofinanziamento sarà per area e non per studio specifico, non potrà superare i 500mila euro e lo sponsor dovrà dichiararsi entro il 30 novembre, scadenza prevista per la valutazione delle lettere d’intenti. Quest’ultima^ sarà effettuata – come in passato – attraverso un doppio livello di valutazione: raccolti almeno tre giudizi da parte di membri della Crs ci sarà la valutazione collegiale e l’assegnazione del punteggio ai singoli progetti su cui poi si esprimeranno in cieco esperti indipendenti italiani o stranieri. Solo coloro che saran
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