FIRENZE – CARO FARMACI: nel momento in cui Federfarma protesta, considerandolo un ulteriore colpo alle farmacie dopo la liberalizzazione delle vendite dei medicinali da banco nei supermercati, perché la Coop ha da poco lanciato sul mercato la sua aspirina low cost al prezzo di due euro, il Tar dà una mano alla Regione nel contenere la spesa farmaceutica, respingendo i ricorsi presentati da sette industrie contro la decisione di limitare l’impiego di alcuni medicinali. I giudici hanno infatti respinto i ricorsi presentati, nel 2006, dalla Malesci Istituto Farmacobiologico, la Laboratori Guidotti, l’Istituto Luso Farmaco d’Italia, Firma, la Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite, la Sanofi Aventis e la Bristol-Myers Squibb contro la Regione e le Usl di Lucca-Valle del Serchio, di Siena-Val di Chiana, di Arezzo e di Empoli Valdelsa-Valdarno. m IN CONTESTAZIONE la delibera della giunta regionale in cui si disponeva di limitare la spesa farmaceutica a carico del servizio sanitario regionale, anche sulla base delle disposizioni nazionali che impongono ad ogni regione di non superare il tetto del 13%. In particolare veniva limitato l’uso di alcuni farmaci prodotti proprio dalle sette case farmaceutiche. Per i giudici il decreto legge 347 non attribuisce, come sostenuto dai legali delle aziende, un nuovo potere alle Regioni, ma le vincola a raggiungere determinati obiettivi. La Regione ha quindi solo adempiuto a un obbligo di legge, dettando direttive ai direttori generali delle rispettive aziende sanitarie. La Nazione del 12/06/2008 , articolo di Alberto gavazzeni ed. Nazionale p. 18
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