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365 alla pensione

Creato il 30 agosto 2011 da Tnepd

 

Pare sia stato il ministro Sacconi quello con un conflitto d’interessi modello John Holmes per avere la moglie manager di Farmindustria ed essersi occupato allo stesso tempo di Sanità, farmaci, vaccini ed Agenzie del Farmaco – ad espellere il noduletto emorroidario della misura restrittiva sui riscatti di naja e anni universitari ai fini pensionistici in Manovra v. 3.0.
Vessazioni di classe, ovviamente, visto che i soldatini che non riuscivano a sgamare i 12-18 mesi di naja, prima che venisse abolita in favore di un esercito di professionisti, non erano certo i figli di papi che ricevevano la spinta giusta per farsi riformare per un’omosessualità fulminante o altre motivazioni gravi di esonero dal servizio. E chi si faceva tutta la naja fino in fondo, nonni compresi, era di solito qualcuno che magari lavorava già duramente e si vedeva privare di un anno o più di stipendio per servire il paese.

Anche gli anni universitari non contano più nulla, nonostante siano costati tanti soldi alle famiglie degli studenti e sacrifici e diottrie a chi stava chino sui libri. Che lo facciano perché ad andare in pensione in questi anni sarebbero, per età anagrafica, i cosiddetti sessantottini? Perché no? Sono sempre in guerra contro il comunismo, ricordatelo, anche quando dormono o sembra che si occupino d’altro.
Non capisco, del res

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