2010, Pharma-quiete

   Circa un anno dopo l’ondata di mega-fusioni che ha modificato il panorama dell’industria farmaceutica, le rimanenti Big Pharma più spesso indicate come possibili protagoniste di ulteriori accordi sembrano voler proseguire in solitudine verso gli scogli che le attendono, il più grande dei quali è la scadenza dei brevetti su importanti medicinali.

E’ l’opinione degli analisti americani. L’anno scorso, in questo periodo, Pfizer ha incorporato Wyeth, Merck & Co ha assorbito Schering-Plough e Roche ha completato l’acquisizione di Genentech, con l’obiettivo di prepararsi alle sfide del futuro.

Ma mentre nei mesi successivi le piccole fusioni sono proseguite senza sosta, gli analisti ritengono che il fronte delle mega-acquisizioni rimarrà tranquillo durante quest’anno. "E’ probabile che non si assista ad acquisizioni di prodotti o ad accordi di licenza di piccole medie dimensioni, cioè dai 100 milioni ai 3 miliardi di dollari", assicura l’analista industriale Les Funtleyder di Miller Tabak & Co.

Secondo Barbara Ryan di Deutsche Bank, aziende come Bristol-Myers Squibb, Eli Lilly, AstraZeneca e Sanofi-Aventis, "stanno scommettendo sulle loro pipeline e confidano nel fatto che possano sostenerle. Nel caso in cui ciò non avvenisse, il loro destino è lo stesso di Pfizer/ Wyeth o Merck/Schering-Plough".

Barbara Di Chiara – PharmaKronos – 30 marzo 2010

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