Nel 2008 il deficit della spesa sanitaria italiana ammonterà a 7,2 miliardi di euro. La stima viene dal Ceis, Centre for Economic and Interational Studies, dell’università di Tor Vergata, in una ricerca presentata ieri a Roma nel corso di un incontro con le autonomie locali promosso da Dexia Crediop, la banca d’affari della finanza pubblica e di progetto. Il contenimento della spesa sanitaria è da tempo uno dei temi caldi del confronto tra Stato e Regioni, si legge nella ricerca del Ceis, e il tasso di crescita dei costi della sanità pubblica italiana nel periodo 2002-2005 è stato pari al 5,7% medio annuo. Un dato preoccupante a fronte di un finanziamento in crescita solo del 2%. Secondo alcune simulazioni effettuate sulla base dei dati della relazione generale sulla situazione economica del Paese e della relazione della Corte dei Conti e utilizzando il modello Sanimod, il deficit della spesa sanitaria, in assenza di provvedimenti correttivi, potrebbe raggiungere la quota di 6,9 miliardi di euro nel 2007 e di 7,2 miliardi nel 2008. “Ciò sembra indicare – continua il Ceis – che gran parte delle Regioni italiane sarà costretta a rivedere le politiche sanitarie attivandosi in modo energico nel contenimento della spesa; cosa questo possa significare per la salute del cittadino è a oggi ancora poco chiaro e dipenderà in modo sostanziale dalla capacità delle regioni di riuscire a guadagnare efficienza”. Da Doctornews 13-10-06
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