Il 12 aprile 2012 si svolgerà presso l’aula Nassirya del Senato la conferenza stampa per la presentazione ufficiale del 1° Rapporto annuale di pharmasoft. La realizzazione di un rapporto annuale nasce dal suggerimento fornito a pharmasoft dall’autorità Garante per il trattamento dei dati personali. In risposta alla richiesta di valutazione della procedura Sgcmf quale iniziativa prospettata, volta a estendere il quadro di garanzie previsto dalla disciplina, anche ad una procedura di “Audit” nell’ambito di un c.d. “Sistema di gestione della protezione della conformità dei file medici” l’Autorità Garante ha chiesto di essere messa a conoscenza di esiti positivi.
Da qui l’ipotesi di realizzare uno strumento di analisi e di interpretazione dei fenomeni legati al trattamento dei dati degli operatori sanitari per l’attività di informazione medico-scientifica. Con il rapporto annuale – sulle risultanze dei processi di certificazione volontaria a cui alcune organizzazioni farmaceutiche si sono sottoposte nel corso dell’anno 2011 – pharmasoft (ente terzo di certificazione) intende fornire elementi oggettivi di riflessione sulle modalità di raccolta e gestione negli archivi dei dati relativi ai medici visitati dagli informatori scientifici e consentire le valutazioni in merito all’adeguamento dei processi alle norme di riferimento in vigore.
Strumento imprescindibile per lo svolgimento dell’informazione medico scientifica, l’archivio medici rappresenta un complesso “contenitore” di dati personali in cui vengono convogliate informazioni anagrafiche e, spesso, di profilazione dei soggetti contattabili nello svolgimento dell’attività di visita. Talvolta però i necessari controlli a monte e a valle della raccolta possono risultare insufficienti o addirittura vacui determinando l’accumulo di dati incompleti e inesatti. L’applicazione delle disposizioni del (d. lgs. 219/06 testo unico farmaceutica) lette in combinato disposto con la “normativa sul trattamento dei dati personali” (d.lgs. 196/03 codice della privacy) impone alle aziende una attenta valutazione su “chi” possa essere oggetto d’informazione scientifica, su “come” e “quanto” nell’arco dell’anno possano essere visitati. Tutti questi elementi dal momento in cui si comincia ad effettuare tale trattamento, devono essere letti in relazione a quanto previsto dal testo unico sulla privacy e in particolar modo dagli artt. 11 e 15 d.lgs. 196/03. Ne consegue l’assoluta imprescindibilità a mettere in essere politiche di gestione dei dati, al fine di prevenire un errato trattamento dell&