Il Rapporto Censis racconta le sfide e le opportunità per il nuovo servizio sanitario: il ruolo e la professionalità
La ricerca è stata condotta nell’ambito del progetto ‘I cantieri per la sanità del futuro’, avviato nel 2021 da Censis e Janssen Italia.
All’evento di presentazione del Rapporto sono intervenuti il ministro della Salute Roberto Speranza, Raffaele Donini, assessore alla Salute della Regione Emilia Romagna e coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, il direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) Domenico Mantoan, il presidente di Janssen Italia and Head of External Affairs Johnson & Johnson Italia Massimo Scaccabarozzi, il direttore generale di Censis Massimiliano Valerii, il segretario generale di Cittadinanzattiva Anna Lisa Mandorino e Daiana Taddeo, Area Ricerca Nazionale Simg (Società Italiana dì Medicina Generale e Cure Primarie).
Il VIDEO della presentazione
IL RAPPORTO
Raccontare la sanità del prossimo futuro vista, vissuta e desiderata dai cittadini, delineando:
I quattro maggiori attori dell’ecosistema sanitario e la loro azione distinta e integrata: cittadini, medici, innovatori, digital health
Le quattro sfide chiave del prossimo futuro: invecchiamento, razionamento sanitario, prevenzione, equità
Un risultato atteso: massimizzazione del valore salute. Cioè l’equilibrio ottimale tra più alti esiti, personalizzazione dell’assistenza e delle cure, sostenibilità economica.
L’82,1% dei cittadini adotta comportamenti salutari (ad esempio buona alimentazione, attività fisica, cautela nel consumo di fumo e alcool).Il 66,9% si informa in autonomia sulla propria salute.Il 66,5% svolge visite
e accertamenti di prevenzione.Il 41,6% dialoga attivamente con medici ponendo quesiti ed esponendo il proprio punto di vista.
I cittadini si attendono:il 94,3% una maggiore personalizzazione delle cure, il 92,9% percorsi di cura modulati sulle proprie esigenze personali, dal domicilio al territorio, agli ospedali.
Per il 90, 1% è essenziale una stretta cooperazione tra Stati e imprese del farmaco nella ricerca e sperimentazione scientifica. Per 93,7% la spesa pubblica per la ricerca in salute e sanità è un investimento e non un costo.
Il 94,0% degli italiani si attende una maggiore efficacia delle cure e più alta qualità della vita in caso di malattie croniche. Il 92,0% si attende la scoperta di tecniche e metodologie innovative per rispondere rapidamente alla sfida di nuovi virus, batteri, ecc.. Il 91,1% si attende una riduzione del rischio di ammalarsi tramite vaccini, farmaci per la prevenzione e accertamenti per diagnosi precoci.
Il 70,1% dei cittadini è pronto a rendere disponibili i dati sulla propria salute per studi, ricerche, sperimentazioni. Il 65,0% è favorevole a fascicoli sanitari digitali allargati in cui affluiscano dati dalle più diverse fonti, anche da device e wearable utilizzati nel quotidiano.
Per i cittadini è prioritario potenziare le competenze: per il 79,9% degli operator sanitari, per il 78,7% di pazienti e familiari.
Il 73,2% degli italiani ha fiducia nel Servizio sanitario della propria Regione.Il 61,0% è convinto che il Servizio sanitario migliorerà, anche grazie alle lezioni della pandemia.
RInnovAzione
È la parola «macedonia» di
RICERCA, INNOVAZIONE, AZIONE, RINNOVA
che a loro volta richiamano dinamiche decisive per costruire
la sanità che massimizza il valore salute.
HEALTH KEYWORD
La RICERCA e l’INNOVAZIONE
prodotte dagli innovatori sono il motore riconosciuto e apprezzato dell’incessante miglioramento della sanità.
L’AZIONE
richiama il cambiamento come esito della partecipazione attiva degli attori maggiori: una volontà collettiva di fare molto meglio partendo dale lessons learned.
RINNOVARE
richiama la convergenza di cittadini e istituzioni sull’opportunità storica di un cambiamento epocale della sanità verso personalizzazione, più alti esiti e sostenibilità economica.
“Dal rapporto emerge un messaggio molto forte indirizzato ai decisori politico-istituzionali: veniamo da un recente passato in cui avevamo creduto di poter gestire i problemi della sanità con la leva finanziaria sia dal lato dell’offerta sia dal lato della domanda. Nel primo caso con tagli, spending review e piani di rientro dei deficit regionali. Nel secondo, invece, ricorrendo alle polizze sanitarie complementari. Oggi, per le sfide che abbiamo di fronte, c’è bisogno di un cambio di paradigma” ha detto il direttore generale del Censis Massimiliano Valerii, nel suo intervento in occasione della presentazione del rapporto